
Contrarre questo virus durante la gravidanza e trasmetterlo al feto può portare danni permanenti al nascituro. Si calcola che 1 bambino su 5 potre...
"Sappiamo che un'infezione può verificarsi attraverso il trasferimento placentare. Nel caso di cui siamo a conoscenza attualmente, non sembra che il virus sia stato trasmesso", ha affermato John Brooks del Center for Disease Control and Prevention (CDC).
Ad oggi, nel mondo sono stati registrati più di 19 mila casi di monkeypox, con gli Stati Uniti che ne contano oltre tre mila. A fine luglio 2022, per la prima volta nell’epidemia in corso, il vaiolo delle scimmie è stato diagnosticato anche a una donna americana incinta.
Contrarre questo virus durante la gravidanza e trasmetterlo al feto può portare danni permanenti al nascituro. Si calcola che 1 bambino su 5 potre...
“C’è stato un caso di una donna incinta che ha partorito“, ha spiegato il dottor John Brooks, direttore medico del reparto di prevenzione dell’HIV presso il Center for Disease Control and Prevention (CDC) nel fine settimana del 24 e 25 luglio. “Sappiamo che un’infezione può verificarsi attraverso il trasferimento placentare. Nel caso di cui siamo a conoscenza attualmente, non sembra che il virus sia stato trasmesso“, ha aggiunto, durante la presentazione per la Infectious Diseases Society of America. “Sia la mamma che il bambino stanno bene“.
A inizio settimana, il CDC ha inoltre identificato due casi in due bambini statunitensi. Il direttore dell’Organizzazione mondiale della sanità , il dottor Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha quindi avvisato, in una conferenza stampa di mercoledì 27:
Oltre alla trasmissione attraverso il contatto sessuale, il virus può essere diffuso anche attraverso contatti stretti tra le persone, come abbracci e baci, oppure, attraverso asciugamani o lenzuola contaminati.
Da un lato, i dati disponibili non sono ancora sufficienti per stabilire se le persone incinte siano più suscettibili al virus, o se questo provochi sintomi più gravi durante la gravidanza. Dall’altro, sono stati documentati casi di aborti spontanei, nati morti e parti prematuri, in alcune persone che avevano contratto il vaiolo delle scimmie durante la gestazione.
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