Perché 3mila farmaci sono introvabili, ed è "Allarme per quelli pediatrici"

Le cause sono più di una: una crisi della produzione, dei costi delle materie prime, e di quelli di consegna. A preoccupare sarebbe sopratto l'assenza di medicinali per bambini.

Una crisi della produzione, insieme al Covid che aumenta la richiesta di prodotti, ha portato all’assenza di molti farmaci (3mila), che sono diventati introvabili nelle farmacie. “Provi a ripassare“; “Non arriva, prenda quest’altro prodotto con la stessa efficacia“, sono frasi che sempre più spesso può capitare di sentire. In particolare, la carenza riguarda “Antipertensivi, diuretici, neurolettici, antidepressivi e perfino antiepilettici“. A dichiararlo a Repubblica è Crescenzo Cinquegrana, di Guacci spa, il primo grossista della Campania e che lavora anche nel Lazio.

Anche Domenico Di Giorgio, dirigente dell’Aifa, ha commentato la crisi del farmaco: “Il numero di carenze di farmaci sta aumentando: tra giugno 2021 e oggi siamo passati da 2.500 a 3.000 “.

La carenza di questi farmaci è particolarmente allarmante soprattutto per quanto riguarda i bambini, come ha affermato Federfarma Napoli nella sua lettera di denuncia:

Accanto ai “mancanti” ormai cronici si lamenta una continua difficoltà nell’approvvigionamento di numerosi farmaci, tanto tra quelli “salvavita” che tra quelli di uso comune. Una carenza allarmante e particolarmente evidente soprattutto tra i farmaci ad uso pediatrico.

La situazione è uguale in tutta Italia, con i medicinali che “arrivano a singhiozzo e in minimi quantitativi“. Ovunque, infatti, è come in Campania:

Una delle poche cose rimaste omogenee nella sanità è la disponibilità dei farmaci. È vero, c’è discontinuità nella disponibilità. Le cause sono più di una: costi produttivi, delle materie prime, di consegna.

Ibuprofene, Bisolvon (anti tosse), Tachipirina sciroppo e Nurofen bambini sono solo alcuni esempi di ciò che correntemente manca nelle farmacie.

Repubblica ha riportato anche la dichiarazione di EnriqueHausermann, presidente dell’associazione delle aziende di generici Egualia:

Abbiamo avvertito Aifa ad aprile. Il problema sono gli aumenti a doppia cifra dei costi di materiali di confezionamento, cioè carta, vetro, plastica e alluminio, oltre che la scarsità di principi attivi. Tra l’altro abbiamo proposto un adeguamento dei prezzi dei farmaci sotto i 5 euro almeno al tasso di inflazione per ridurre in parte alcune difficoltà delle aziende ma Aifa non ha approfondito.

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