Spesso i genitori sono propensi a incoraggiare la creatività dei bambini con premi, a volte, ritenuti eccessivi e poco efficaci oppure a inscrivere i bimbi a tantissime attività extrascolastiche tra sport e corsi di arte e laboratori didattici.

Lo psicologo infantile, James C. Kaufman, Prof. di Educazione psicologica presso l’University of Connecticut, su The Conversation, ha suggerito che più di 70 anni di ricerca scientifica sulla creatività possono aiutare i genitori a incanalare diversi e innovativi approcci senza intaccare troppo il budget familiare. Scopriamo i suggerimenti da prendere in considerazione.

I suggerimenti della scienza per coltivare la creatività dei bambini

La maggior parte dei genitori, pensando di fare la “cosa giusta” per incentivare e accrescere la creatività dei bambini, adotta un approccio troppo permissivo basato sul premiare con doni e regali i piccoli traguardi dei propri figli.

Non che sia sbagliato ma ricompense eccessive, però, possono sortire l’effetto opposto dissuadendo effettivamente l’interesse intrinseco del bambino a essere creativo. Questo succede perché l’attività può essere associata alla ricompensa e non al divertimento che il bambino prova naturalmente nel farlo.

Quindi, invece di adottare il generico “Mi piace quello che fai”, oppure, “Sei così creativo” per ogni minima cosa che il bimbo crea, adottare l’elogio solo su alcuni specifici aspetti dell’arte che al genitore piacciono nell’opera creta dal bambino.

Un esempio, potrebbe essere la frase: “Adoro il modo in cui hai fatto una coda così carina su quel cane!” o “Il modo in cui hai combinato i colori qui è carino!”.

Incoraggiare la creatività del bambino con nuove esperienze

Un ricerca sviluppata dall’Università di Cambridge mostra che le persone aperte a nuove idee ed esperienze sono più creative di quelle che, al contrario, non amano fare esperienze nuove.

I bambini, solitamente, sono molto orientati alla novità, al senso di avventura che li spinge a scoprire il mondo che li circonda. Questo vale per molti aspetti della vita, non solo il gioco di per sé ma anche il cibo, le attività ricreative o compagni di gioco. In questi casi, il genitore dovrà continuare semplicemente a invogliare nuove opportunità incoraggiando il figlio.

Mentre, per quei genitori che hanno figli con un carattere più timido o reticente alla creatività, le opzioni sono diverse.

Sebbene la personalità di un bimbo chiuso sia pressoché stabile, è possibile modificarla lievemente adottando alcune strategie. Ad esempio, incoraggiare la curiosità e l’impegno intellettuale e/o sportivo potrebbe essere un modo efficace.

Così come invogliare il bimbo ad assumersi alcuni rischi come provare un nuovo sport per un bambino meno atletico o un nuovo strumento musicale per uno meno incline alla musica.

Provare variando in modo lieve la routine serale, per esempio, potrebbe essere un buon modo per incoraggiare il bimbo ad aprirsi alla creatività. Questi piccoli approcci, come per esempio, cucinare la cena, o giocare con un nuovo gioco da tavola dopo cena, possono aiutare a normalizzare la novità.

Non sempre la creatività è la scelta migliore secondo la scienza

Sembrerà un controsenso ma, a volte, capita che il bambino troppo creativo non sempre è visto con un piglio positivo dagli insegnanti o dai compagni di scuola. Questo perché se il bambino frequenta una classe in cui la sua creatività sta causando qualche problema disciplinare o poca propensione verso altre materie scolastiche, il genitore potrebbe dover intervenire su di esso per aiutarlo a capire quale sia la migliore linea d’azione.

Ad esempio, come sottolinea il Prof. Kaufman:

Se il bimbo è incline a spifferare le sue idee indipendentemente dal fatto che siano correlate alla discussione in corso, sottolinea che dovrebbe condividere pensieri che sono direttamente pertinenti all’argomento della classe.

Se, tuttavia, il genitore ha la sensazione che l’insegnante semplicemente non apprezzi o non gli piaccia la creatività del bimbo, potrebbe suggerire al figlio di tenere le idee “parcheggiate” dove annotare i suoi pensieri creativi in modo di condividerli successivamente con il genitore, oppure con un insegnante diverso.

Bisogna ricordare che la creatività dei bambini comporta una moltitudine di vantaggi non solo accademici ma anche professionali e personali e un caregiver che aiuta il proprio bimbo a sviluppare questo lato creativo nel migliore dei modi, avrà sicuramente dei vantaggi anche nel costruire un rapporto genitori-figli sano e sereno. Quindi, con alcuni suggerimenti delicati, si possono aiutare i bambini a crescere e usare la propria immaginazione a loro piacimento.

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  • Bambino (1-6 anni)