
Tutte le informazioni utili sulla varicella, grazie alle indicazioni della pediatra, la dottoressa Pilar Nannini.
Le chat di classe dei genitori saranno guidate da un vademecum e da moderatori. È quanto deciso dal Comune di Ravenna che si appresta a testare la novità.
Le chat di classe rappresentano un vero e proprio incubo per molti genitori. Nate come modo per far circolare più rapidamente avvisi e comunicazioni sui bambini, troppo spesso oggi si rivelano luoghi dove dar sfogo a pettegolezzi, polemiche e giudizi.
Il Comune di Ravenna ha deciso di intervenire proponendo un vademecum per facilitare la comunicazione tra i genitori dei bambini delle scuole materne e indirizzare i gruppi ottimizzandone gli scopi.
Questo testo è stato redatto da un gruppo di pedagogiste comunali, insegnanti e genitori e consta di un elenco di pratiche da applicare nelle chat dei genitori per evitare di fomentare atteggiamenti che esulano dall’ambito strettamente scolastico.
Questo strumento è nato su iniziativa degli assessorati all’Istruzione e infanzia e alla Smart City e verrà presentato con assemblee dedicate nelle scuole dell’infanzia comunali. Vediamone le regole indicate nel documento:
La decisione di istituire questo vademecum è stata presa alla fine dello scorso anno scolastico in seguito alla somministrazione di un questionario in sei scuole dell’infanzia sui pro e i contro delle chat di classe a cui hanno partecipato 140 genitori e 30 insegnanti. Il testo vero e proprio è stato poi stilato durante un un workshop aperto al pubblico all’interno della rassegna “Voglia di crescere” a cui hanno partecipato, con i loro consigli, anche molti genitori. L’assessore alla Smart City Giacomo Costantini ha riassunto l’iniziativa nella sua pagina Facebook:
Lo scopo principale del progetto è stata l’individuazione della figura dei moderatori per facilitare la comunicazione e indirizzare l’andamento del gruppo. I moderatori, che dovranno partecipare a periodici incontri di formazione per migliorare le strategie di comunicazione, avranno il compito di assicurarsi che le comunicazioni restino in ambito scolastico e che eventuali problematiche siano discusse di persona durante incontri appositi.
Un’iniziativa che, se si rivelerà efficace, potrà essere imitata in molte altre regioni dove le chat di classe restano troppo spesso un’occasione sprecata a causa delle frequenti polemiche e le inimicizie dovute soprattutto a temi “caldi” come i compiti a casa, l’alimentazione dei bambini e i vaccini.
Tutte le informazioni utili sulla varicella, grazie alle indicazioni della pediatra, la dottoressa Pilar Nannini.
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