Mancano poche settimane alla chiusura delle scuole e l’idea dei genitori di iscrivere i propri figli ai centri estivi si fa ogni giorno sempre più viva e presente. L’Inps dall’8 aprile scorso e fino al 30 giugno, ha attivato la richiesta per accedere al Bonus Centri Estivi 2021.

L’agevolazione riguarda tutte le famiglie con a carico minori fino a 14 anni di età. Scopriamo come funziona e come fare domanda prima della scadenza del bando.

Bonus Centri Estivi 2021, le differenze rispetto all’anno precedente

Continua anche quest’anno come la scorsa stagione il bando Inps per i genitori che decideranno di mandare i propri figli ai centri estivi. Tale agevolazione è un servizio per i genitori di figli minori di 14 anni per richiedere uno o più bonus per l’acquisto di servizi di baby-sitting o di servizi integrativi per l’infanzia rientranti nei bonus regionali 2021.

L’Inps informa che è possibile richiedere il contribuito inoltrando la domanda disponibile sul portale web dell’Istituto nazionale di previdenza sociale (INPS).

Il contributo per i centri estivi che rientra nel bonus baby sitting, è previsto dal Decreto Legge del 13 marzo 2021, n. 30,come agevolazione economica verso le famiglie italiane. Rispetto allo scorso anno (2020), sono state modificate alcune caratteristiche come gli importi e le categorie di aventi diritto.

Queste nuovi fattori hanno, così, portato a delineare nuovi profili inerenti l’autorizzazione e l’incompatibilità.

A chi è rivolto il contributo Centri Estivi?

Il contributo finanziario è un servizio messo a disposizione dei genitori che hanno figli minori dai 3 ai 14 anni d’età per richiedere uno o più bonus per l’acquisto di servizi di baby-sitting o di servizi integrativi per l’infanzia.

I requisiti necessari per accedere alla domanda sono:

  • lavoratori iscritti alla Gestione separata di cui all’articolo 2, comma 26, della legge 8 agosto 1995, n. 335;
  • lavoratori autonomi iscritti all’Inps;
  • personale del comparto sicurezza, difesa e soccorso pubblico impiegati per le esigenze connesse all’emergenza epidemiologica da Covid-19;
  • lavoratori dipendenti del settore sanitario, pubblico e privato accreditato, appartenenti alle categorie: medici, infermieri (inclusi ostetrici), tecnici di laboratorio biomedico, tecnici di radiologia medica, operatori sociosanitari (tra cui soccorritori e autisti/urgenza 118);
  • dipendenti o pensionati della pubblica amministrazione iscritti alla Gestione Unitaria.

Come si legge sul portale Inps:

L’Istituto, attraverso il bando di concorso Centri Estivi, riconosce un contributo, a copertura totale o parziale, delle spese sostenute per la frequenza di un centro estivo diurno in Italia da giugno a settembre.

Bonus Centri Estivi 2021, gli importi erogati

Il soggiorno ai centri estivi deve essere finalizzato alla gestione costruttiva del tempo libero dei minori durante l’interruzione estiva delle attività scolastiche. Per le famiglie che rientrano nei parametri, è riconosciuta un’agevolazione economica a copertura totale o parziale del costo sostenuto per la partecipazione al centro estivo.

La durata varia da un minimo di una settimana (cinque giorni lavorativi) a un massimo di quattro settimane (20 giorni lavorativi) anche non consecutive.

L’importo riconosciuto può arrivare fino a un massimo di 100 euro settimanali, sarà erogato mediante il Libretto Famiglia e in alternativa ai baby sitter, direttamente al richiedente, ovvero al genitore che fa domanda.

Il contributo è riconosciuto in base al valore ISEE familiare, in misura percentuale sull’importo più basso tra il contributo massimo erogabile, stabilito dal bando e il costo settimanale del centro estivo.

Infine, nel Messaggio n 1296 del 26/03/2021, l’Inps specifica che il beneficio può essere usufruito da un genitore solo se l’altro non accede alle altre tutele previste dall’articolo 2 del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65, oppure non svolge alcuna attività lavorativa o è sospeso dal lavoro.

Come fare la domanda

La richiesta del bonus centri estivi 2021 è già attiva dall’8 aprile e rimarrà tale sino alla data di scadenza prevista per il 30 giugno 2021. Per fare domanda sono possibili due modalità:

  1. telematicamente accedendo al servizio online dell’Inps con le proprie credenziali;
  2. tramite Patronato, utilizzando i servizi da loro offerti gratuitamente.
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