Tra le diverse metodologie previste dalla procreazione medicalmente assistita (Pma) volta a favorire una gravidanza nel caso di problemi di fertilità ci sono tecniche cosiddette “di primo livello” o “di bassa tecnologia”, come l’inseminazione artificiale. Ricorda il Ministero della Salute:

La legge 19 febbraio 2004, n. 40 “Norme in materia di procreazione medicalmente assistita” stabilisce che per risolvere problemi di sterilità o di infertilità è consentito il ricorso alla procreazione medicalmente assistita. Il ricorso è possibile quando non vi siano altri metodi terapeutici efficaci per risolvere le cause di sterilità o infertilità. Le tecniche di PMA sono suddivise in Tecniche di I, II e III livello a seconda della loro complessità e del grado di invasività sia tecnica che psicologica.

Tra le tecniche di Livello I si trova l’inseminazione artificiale, che viene eseguita secondo precise tecniche di preparazione e inserimento del liquido seminale.

Come si svolge l’inseminazione artificiale

L’inseminazione artificiale rappresenta una tecnica di fecondazione assistita di bassa tecnologia che può essere effettuata a vari livelli del tratto genitale femminile: le tipologie più utilizzate e che garantiscono maggiori probabilità di successo sono quella intracervicale, intraperitoneale e intrauterina.

Inseminazione intracervicale (ICI)

Nell’ambito delle tecniche a bassa invasività si trova anche l’inseminazione intracervicale o pericervicale: all’interno del canale cervicale femminile viene introdotta una canula contenente 0,5 millilitri di liquido seminale.

Questo tipo di tecnica poco invasiva e con buone percentuali di successo è utilizzata nel caso di inseminazione artificiale omologa, cioè ricorrendo al liquido seminale del partner della donna (se si ricorre all’ovocita donato da un’altra donna si parla invece di fecondazione eterologa). Per la fecondazione con il seme essere impiegato liquido fresco o crioconservato.

inseminazione artificiale
Campioni di sperma crioconservato

All’interno della vagina della donna viene quindi inserita una sottile cannula che contiene circa 0,25-0,5 millilitri di liquido seminale. L’inserimento può essere effettuato anche tramite delle coppette applicate alla portio, la parte dell’utero che sporge nella vagina, che allunga i tempi di sopravvivenza degli spermatozoi e che viene rimossa dalle 6 alle 8 ore dopo.

Inseminazione intraperitoneale (DIPI)

Nel caso dell’inseminazione intraperitoneale all’interno del Cavo del Douglas (o spazio retto-uterino) vengono inseriti 2 millilitri di liquido seminale, in genere tramite guida ecografica. Per favorire il successo dell’inseminazione in genere si pratica una stimolazione ovarica, e l’inserimento del liquido avviene a 36-40 ore dalla somministrazione di dosi dell’ormone Beta hCG.

Inseminazione intrauterina (IUI)

Durante questo tipo di procedura si inserisce la canula nella vagina fino a circa 0,5 cm dal fondo uterino, quindi si inietta il liquido seminale. Tale tecnica va eseguita con delicatezza per non danneggiare l’endometrio e non compromettere la sopravvivenza degli spermatozoi. Una volta inserito il liquido è consigliabile rimanere 10 minuti a riposo per favorire il rilascio degli spermatozoi ed evitarne l’espulsione.

Come funziona l’inseminazione artificiale

inseminazione artificiale

A definire metodi e obiettivi delle tecniche di procreazione medicalmente assistita è la legge italiana: come ricorda il Ministero della Salute

Obiettivo primario di ogni trattamento è la nascita di un neonato vivo a termine senza pregiudizio della salute della donna. Spetta al medico, secondo scienza e coscienza, definire la gradualità delle tecniche utilizzando in prima istanza le opzioni terapeutiche più semplici, meno invasive e meno onerose, tenendo in debito conto l’età della donna e del partner, le problematiche specifiche della coppia, le presumibili cause dell’infertilità e della sterilità di coppia, i rischi inerenti le singole tecniche, sia per la donna che per il concepito, nel rispetto dei principi etici della coppia stessa e in osservanza della legge.

Da un punto di vista pratico, la coppia che riscontra difficoltà nel concepire può decidere di sottoporsi ad approfondimenti per indagarne le cause, che possono essere molteplici, e riguardare la donna o l’uomo: una volta stabilita l’origine delle problematiche è possibile rivolgersi ai centri per la procreazione medicalmente assistita, che seguiranno la coppia nelle varie fasi del procedimento, da un punto di vista clinico ma anche psicologico, laddove necessario.

Ogni centro di PMA dovrà prevedere la possibilità di consulenza alla coppia e la possibilità di un supporto psicologico per la donna e le coppie che ne abbiano necessità. L’attività di consulenza e di supporto psicologico deve essere resa accessibile, quindi, in tutte le fasi dell’approccio diagnostico terapeutico dell’infertilità e, eventualmente, anche dopo che il processo di trattamento è stato completato, a prescindere dall’esito delle tecniche applicate. Tutti i centri debbono garantire la possibilità che la consulenza sia offerta ai soggetti prima di iniziare le singole procedure diagnostiche. In tale occasione alle coppie devono essere forniti gli elementi utili a maturare una accettazione consapevole della tecnica proposta.

I costi dell’inseminazione artificiale

I costi dell’inseminazione artificiale in Italia variano a seconda del ricorso a una struttura privata (con tempi di attesa inferiori) o pubblica, dove i costi sono più bassi ma i tempi si allungano. Si può passare da qualche centinaia a qualche migliaia di euro: non è possibile stabilire un costo medio della procedura, poiché dipende anche dai cicli di trattamento necessari per avviare una gravidanza.

L’inseminazione artificiale in Italia

Qui si trova l’elenco, pubblicato sul sito del Ministero della Salute, dei centri autorizzati (pubblici e privati convenzionati) ad applicare le tecniche di procreazione medicalmente assistita divisi per regione.

Secondo i dati ufficiali ogni anno sono circa 80mila le coppie che si rivolgono a centri per la procreazione assistita, e la percentuale di bambini nati attraverso tecniche di pma è di circa il 2,9% del totale.

Seguici anche su Google News!
Ti è stato utile?
Rating: 3.5/5. Su un totale di 2 voti.
Attendere prego...

Categorie

  • Infertilità di Coppia