Lo stress materno in gravidanza è una condizione che accomuna moltissime donne; oggi è ancora più diffuso a causa delle molteplici restrizioni anti-Covid che caratterizzano le nostre vite.

Vediamo in cosa consiste lo stress materno, come affrontarlo e prevenirlo. Ce ne parla la Dottoressa Valentina Scoppio.

Cos’è lo stress come lo intendiamo?

Dottoressa Scoppio, cos’è lo stress?

La parola stress” ci è familiare, infatti è una delle parole più utilizzate e anche abusate in quest’epoca. Quando la utilizziamo ci riferiamo a ritmi di vita pesanti, con difficoltà e complicazioni che caratterizzano le nostre giornate. In un certo senso, ognuno di noi può dirsi stressato, anche se non conosciamo il significato del termine.

Letteralmente, lo stress è un’attivazione fisiologica che serve ad adattarci a determinati eventi ambientali, che vengono definiti “stressor“. Quest’attivazione si articola in tre fasi:

  1. La prima è la fase di allarme, in cui avvengono delle modificazioni fisiche per fronteggiare un certo evento. Possono essere l’aumento della frequenza cardiaca, la sudorazione, l’aumento di temperatura, una muscolatura più tesa.
  2. La seconda fase è quella del mantenimento, in cui ci adattiamo e affrontiamo la situazione stressante. In questa fase i sintomi precedenti vengono meno e l’organismo si adatta.
  3. L’ultima fase è l’esaurimento. Se lo stress prosegue, infatti, si verifica di nuovo una condizione di stress; c’è un crollo, con stanchezza, insonnia, normali sintomi che noi notiamo nelle persone stressate.

Lo stress è sempre negativo o esiste anche uno stress positivo?

Questa parola non indica, di per sé, una condizione patologica. Anzi, l’espressione “eustress” è quella di uno stress positivo, che si verifica quando dobbiamo affrontare delle sfide e che ci motiva; si tratta dello stress adrenalinico grazie al quale possiamo raggiungere degli obiettivi, che ci fa essere felici e ci fa canalizzare le energie personali.

Questo tipo di stress è assolutamente positivo e senza di esso ci sentiremmo depressi. Dall’altro lato, esiste uno stress negativo – detto “distress” – che è uno stress nocivo che porta, tra l’altro, a un abbassamento delle nostre difese immunitarie.

Stress materno in gravidanza: le possibili cause

Di quale dei due tipi di stress parliamo quando ci riferiamo alla gravidanza?

Una donna in gravidanza si troverà ad affrontare entrambi questi stress: quello positivo dovuto all’avventura affascinante che la maternità rappresenta e che comincia già in questa fase; allo stesso tempo la donna sperimenta una serie di sensazioni negative e prolungate nel tempo che potrebbero causare problemi alla donna e al feto.

La gravidanza, infatti, è un periodo di grandi cambiamenti da più punti di vista (fisico, emotivo, sociale), che vede spesso l’alternarsi di ritmi lenti e frenetici. Subentrano paure, dubbi, ansie dovute sia a squilibri ormonali sia a sfide quotidiane che la mamma deve improvvisamente affrontare.

Quali sono le possibili cause dello stress materno in gravidanza?

Esistono stress fisici dovuti alla stanchezza, al corpo che cambia, a timori per la salute del feto, ma anche legati alla paura del parto, a insicurezze sulla vita che cambierà, a dinamiche di coppia che si modificano. Potrebbero poi esserci dei casi più gravi e più rari di stress materno, causati per esempio dalla malattia di un parente vicino, oppure da angosce profonde dovute ad aborti spontanei precedenti.

Inoltre, bisogna ricordare che le donne che cominciano oggi una gravidanza sono andate incontro a un livello di stress che da anni non si viveva. Con il Covid sono arrivati nelle loro vite anche isolamenti forzati, bombardamenti di notizie allarmanti, la lontananza dai parenti, e un iter complicato di gestione delle visite in gravidanza, che è stato stravolto. Per fare un esempio, la mamma non può avere il compagno vicino. A tutto questo si aggiunge spesso la comprensibile paura di contrarre il virus.

Stress materno: conseguenze e rischi

Dottoressa Scoppio, quali sono le possibili conseguenze dello stress materno?

Ci sono rischi più leggeri e frequenti e rischi più seri. Per capirlo bisogna fare una premessa. Sotto stress aumenta il cortisolo, l’ormone dello stress che si attiva in situazioni stressanti, perché fornisce al corpo l’energia di cui necessita per affrontare una certa situazione; allo stesso tempo l’adrenalina rende la persona più attiva.

Ma quando la situazione stressante passa tutto torna alla normalità: il tono muscolare si allenta, la pressione diminuisce, il corpo e la mente si rilassano. Quando invece lo stress è prolungato il corpo non ha modo di rallentare e quindi si va incontro alla situazione di esaurimento, con un crollo psicofisico.

Le conseguenze di un livello medio di stress sono un aumento di malesseri fisici, alterazioni del ciclo sonno veglia, umore altalenante, squilibri del sonno, crolli nervosi, perdita di appetito, fame incontrollata, problemi circolatori.

Cosa accade invece se il livello di stress è maggiore?

Se il livello di stress è più alto possono insorgere anche problemi per lo sviluppo del feto. Gli studi ci dicono che nelle donne molto stressate sono più frequenti parti prematuri o bambini sottopeso alla nascita. Ci sono poi dei casi limite e più rari, che potrebbero configurare un aborto spontaneo.

Per tutte queste ragioni, è quindi  importante tenere i livelli di stress sotto controllo, rendersi conto e monitorare il proprio modo di rispondere agli eventi stressanti. Naturalmente ogni donna reagisce in modo diverso allo stress. Il supporto del partner e della famiglia sono uno strumento prezioso per reagire a una prova.

10 consigli contro lo stress materno

Una donna incinta deve affrontare tante sfide, stimolanti ma anche impegnative. Per questo ha bisogno di avere delle strategie a cui attingere per ricaricarsi. Ecco 10 consigli, in pillole, che la dottoressa Valentina Scoppio suggerisce per prevenire e combattere lo stress materno.

  1. Fare un elenco delle priorità. Una donna in gravidanza ha tante cose da fare sul piano pratico e organizzativo. Bisogna imparare a delegare, ove possibile; fare il meglio senza puntare alla perfezione.
  2. Scrivere un diario. Tenere un diario aiuta a focalizzare le situazioni ripetitive che causano malessere, così come quelle che sono fonte di gioia e felicità. Si tratta di un ottimo modo per monitorare gli stati d’animo e identificare le situazioni negative che portano allo stress. Come alternativa alla scrittura possono essere usati altri canali espressivi (modellare la creta, incidere canzoni, disegnare, tutto ciò che favorisce l’espressione di sé e dei propri stati d’animo).
  3. Informarsi. Un modo per evitare lo stress è tenersi informate, cercare di capire ciò che accade al corpo e alla mente durante gravidanza.
  4. Frequentare incontri preparto. Frequentare un corso preparto è importante per confrontarsi e non sentirsi sole.
  5. Fare tutto ciò che è piacevole. Coltivare un hobby o una passione aiuta a contenere e prevenire momenti di stress. Non deve trattarsi necessariamente di qualcosa di ricercato o elaborato; anche soltanto andare dal parrucchiere o fare una chiacchierata con un’amica saranno un aiuto prezioso.
  6. Fare attività sportiva. L’attività sportiva è importantissima per una donna in gravidanza: pilates, yoga, nuoto, o semplicemente passeggiare in mezzo alla natura sono tutte attività adatte, che allentano le tensioni muscolari e prevengono lo stress.
  7. Esercizi di respirazione. Iniziare esercizi di respirazione, come il training autogeno, la mindfulness, uniti all’ascolto di musiche rilassanti offre benefici per la salute della mamma e del feto. Un’alternativa è guardare video di panorami, documentari che fanno vedere posti esotici, per evadere e avere nuovi stimoli.
  8. Attenzione all’alimentazione. Seguire una dieta varia e salutare aiuta ad affrontare lo stress per la donna e il feto.
  9. L’importanza del sonno. Curare l’igiene del sonno è fondamentale; sono consigliate pause, pisolini, creare una propria routine del sonno, con dei piccoli rituali serali (come la lettura), che lo rendano un momento piacevole.
  10. Chiedere aiuto se necessario. Se tutte queste accortezze non fossero ancora sufficienti per sconfiggere lo stress, è bene rivolgersi a un professionista (un medico, un’ostetrica o uno psicologo).
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