Perché si dice "stato interessante" e altre 7 curiosità sulla gravidanza

Perché si dice "essere in stato interessante" e qual è l'etimologia del termine? C'è differenza tra questo eufemismo e il termine donna incinta? Abbiamo trovato la risposta insieme a tante altre curiosità sulla gravidanza.

Qual è l’etimologia del termine incinta e perché si dice “in stato interessante” è una domanda lecita e anche curiosa. Il significato della locuzione “stato interessante” per indicare una donna incinta, infatti, non è assolutamente immediato da intuire.

Di etimologia francese, questa locuzione può essere definita un vero e proprio eufemismo, parola di origine greca dal significato propiziatorio di “dire parole ben augurali”. La locuzione “stato interessante”, quindi, può essere considerata una perifrasi di buon augurio da utilizzare al posto della parola tecnica “gravidanza”.

Essere in stato interessante: etimologia e significato

Secondo l’Accademia della Crusca la locuzione “essere in stato interessante” si attesta per la prima volta nella prima metà dell’Ottocento in Francia. Relativamente nuova e certamente amorevole, questa perifrasi deriva dalla parola “intéressant”  che significa “importante, da tenere in conto”, ma anche “affascinante”.

La perfetta fusione, quindi, tra sensibilità e di magia, tra il piacere per l’evento e il timore reverenziale per l’ignoto di cui la gravidanza è, da sempre, uno dei simboli.

Del resto, molti eufemismi (locuzioni o parole benaugurali) affondano le loro radici concettuali nella sensazione della trascendenza, del mito, della sfera magico-religiosa. Sin dagli albori delle civiltà, l’uomo ha provato ad esorcizzare le paure e l’ignoto con espressioni indirette, perifrasi e circonlocuzioni per indicare qualcosa percepito come “tabù”.

Un evento naturale, una situazione difficile, un oggetto sconosciuto o un’emozione non ancora metabolizzata: difficile chiamare le cose con il loro nome quando esse vengono temute o destano meraviglia. L’escamotage linguistico-psicologico che viene naturalmente e inconsciamente utilizzato in questi casi è proprio quello della perifrasi che, in caso di buon augurio, diventa eufemismo.

Dire che una donna è in stato interessante, quindi, significa rispettare il mistero” della gravidanza e, contemporaneamente, rivolgersi a lei con delicatezza e sensibilità. Una locuzione affabile che presuppone una sorta di gentilezza d’animo dell’interlocutore.

Chi la usava, infatti, si rivolgeva alla donna incinta o parlava di lei usando un particolare garbo, una delicata attenzione. Dimostrando di capire l’intima percezione della trascendenza e del mistero legati alla gravidanza, all’attesa di un bambino, all’amore gratuito e disinteressato e al cambiamento di una donna che diventa madre.

Etimologia del termine gravidanza, incinta, dolce attesa

Il termine gravidanza, invece, deriva dal latino gravis che significa “pesante”. Sempre latina è l’etimologia del termine “incinta” che deriva dall’aggettivo inciens che significa “pregno”, ossia pieno, gonfio. Questo significato possiede probabilmente uno stretto rapporto con la parola greca kuew, da cui il latino cavus dal significato di vuoto, concavo, ma anche gonfio.

In passato, però, il significato così “esplicito” sull’effetto della gravidanza sul corpo femminile urtava la sensibilità di alcuni. Ecco perché si preferiva dire donna in stato interessante piuttosto che donna incinta.

Oggi, invece, non si nota più questa marcata differenza nella percezione di questi due termini, anzi, dire che una donna è incinta può essere interpretato come un evento gioioso senza alcun riferimento sconveniente al cambiamento delle forme del suo corpo.

La perifrasi “dolce attesa”, invece, fa espressamente riferimento ad un aspetto psicologico della donna incinta. Tralascia il cambiamento fisico femminile, esaltando invece la dolcezza dell’attesa per la nuova vita che sta per arrivare.

Stato interessante: 7 curiosità

Ogni parte del mondo ha i suoi rituali e le sue credenze sulle donne in stato interessante. Ecco le 7 curiosità dal mondo che riguardano la gravidanza:

  1. Andando verso Oriente, per esempio, le donne cinesi non possono toccare alcun tipo di colla durante i 9 mesi di gravidanza. La tradizione coreana, invece, impone alle donne che hanno appena partorito di informare per prima la suocera, poi il marito e solo alla fine la propria mamma.
  2. Spostandoci verso l’Europa, scopriamo che in Turchia le donne in stato interessante hanno il ferreo divieto di guardare cammelli, scimmie e orsi, mentre le future mamme portoghesi non devono stare accanto ad animali domestici quali i cani o i gatti.
  3. In Guatemala, alle donne in stato interessante è fortemente sconsigliato uscire fuori casa per non incorrere nel rischio di incontrare spiriti malvagi.
  4. A proposito di spiriti, nell’isola scozzese di Orkney Island, alle future mamme si consiglia di dormire con un coltello e una Bibbia sotto il proprio cuscino, in modo da essere pronte a scacciare eventuali fantasmi e spiriti maligni.
  5. Le donne irlandesi, invece, hanno il divieto di entrare nei cimiteri e inginocchiarsi davanti alle tombe.
  6. Anche in Kenya, le donne in gravidanza devono evitare di vedere i morti affinché lo spirito del trapassato rimanga ben lontano dal bambino in grembo.
  7. Quanto al cibo, è risaputo che le donne in stato interessante devono ridurre i dolci e i grassi. Le donne maghrebine di tutti i paesi africani che si affacciano sul Mediterraneo bandiscono dalla loro dieta anche il prezzemolo, l’ananas e l’aceto perché, secondo la credenza (errata) avrebbero effetto abortivo.

Anche il futuro papà può essere in stato interessante?

Quando la donna è in stato interessante, a volte può esserlo anche l’uomo… per simpatia. In realtà è la donna che porta il bambino in grembo, ma in alcuni casi anche il compagno può accusare gli stessi sintomi della futura mamma.

Nausee mattutine, crampi muscolari e aumento ponderale possono colpire anche l’uomo che vive una “gravidanza simpatica”. Questa è causata da una particolare sensibilità ed empatia dell’uomo verso la propria compagna incinta ed è conosciuta come “sindrome di Couvade”.

Un’esperienza tanto forte che anche l’uomo arriva (quasi) a vivere sintomi simili a quelli provati dalla donna.

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