
Dedicare qualche minuto al giorno alla mobilizzazione del pavimento pelvico, mediante esercizi di ginnastica perineale, può rivelarsi un vero e pr...
Sin dall’inizio della gravidanza molte donne lamentano un dolore al bacino, o pelvico, ma da cosa è causato ed è possibile alleviarlo? Ecco alcune spiegazioni che vi torneranno utili nel corso dei 9 mesi.
La dolce attesa comporta numerosi cambiamenti, ma quelli più evidenti sono certamente legati al corpo. Non è solo la pancia che, col passare delle settimane, cresce e diventa sempre più grande e accogliente per il feto, ma anche altre zone tra cui la pelvi. Per questo motivo si parla di dolore al bacino in gravidanza, o anche dolore pelvico, ma perché questa parte del corpo duole?
Approfondiamo questo argomento chiarendone le cause, i rimedi e capendo se è possibile prevenire questo fastidio.
“All’inizio della gravidanza, molte donne soffrono di dolore pelvico, vale a dire dolore nella parte inferiore del tronco, sotto l’addome e tra le anche (pelvi)”, leggiamo sul Manuale MSD, nella pagina dedicata ai sintomi all’inizio della gravidanza.
Secondo quanto riportato il dolore del bacino può addirittura essere acuto con presenza di crampi, simili a quelli mestruali, e può essere intermittente e improvviso. In genere si tratta di una condizione temporanea, spesso limitata proprio al primo trimestre, quando il corpo pian piano inizia a modificarsi per accogliere il feto e fargli “da culla”.
Difatti, si tratta di spostamenti e di allentamento delle ossa e dei legamenti per far spazio al bambino e creargli un alloggio comodo e confortevole, adeguato alla sua grandezza.
Questa è la causa naturale del dolore pelvico, quindi è tutto assolutamente normale. Tuttavia ci sono motivazioni diverse legate a complicazioni ossia disturbi ostetrici, tra cui aborto spontaneo o minaccia d’aborto, ginecologici ma non legati alla gravidanza e relativi ad altri organi, soprattutto quelli del tratto digerente e urinario, che includono gastroenterite, appendicite, sindrome dell’intestino irritabile, IVU, calcoli renali e malattia infiammatoria intestinale.
La causa più comune, sempre secondo quanto riportato dal Manuale MSD:
è la rottura di una gravidanza in posizione anomala (ectopica), vale a dire non impiantata nelle sede normale (l’utero) ma in un’altra, ad esempio le tube di Falloppio.
Se accade ciò, la pressione sanguigna scende, a volte anche notevolmente, con conseguente aumento del battito cardiaco e scarsa coagulazione del sangue, il che richiede un intervento chirurgico.
Il dolore al bacino può riguardare anche l’ultimo trimestre, spesso dovuto al travaglio o a altri disturbi non strettamente legati alla gravidanza stessa.
Diagnosticato il dolore al bacino, il più delle volte è lo stesso ginecologo o l’ostetrica a suggerire qualche rimedio, tra cui delle sedute da un fisioterapista specializzato in problemi delle articolazioni della pelvi in gravidanza, in grado di alleviare il dolore e, soprattutto di migliorare la posizione e la stabilità di questa parte. L’esperto potrà suggerire alcuni esercizi da fare a casa per rafforzare i muscoli di schiena, anca, pavimento pelvico e stomaco, e movimenti in acqua.
Dedicare qualche minuto al giorno alla mobilizzazione del pavimento pelvico, mediante esercizi di ginnastica perineale, può rivelarsi un vero e pr...
Inoltre, il fisioterapista, per permettere di sopportare meglio il dolore pelvico durante la gravidanza, può consigliare l’uso di una cintura di sostegno o stampelle per agevolare i movimenti.
Tra i consigli da seguire, secondo NHS – Department of Health and Social Care:
Il corpo cambia e anche la propria routine dovrebbe modificarsi. È opportuno rinforzare la zona, il particolar modo il pavimento pelvico e assicurarsi una buona postura in gravidanza, visto il crescente peso che spinge in avanti la donna con conseguente lordosi e probabile mal di schiena.
Si possono eseguire degli esercizi a casa di rafforzamento e posturali, oppure rivolgersi a centri specializzati in ginnastica in gravidanza, dove il personale esperto vi illustrerà quali movimenti fare per evitare o limitare disturbi e fastidi al bacino.
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