
Le foto di Brianna Mc Daniel, fotografa di Seattle, sono un bellissimo emblema di empowerment e normalizzazione dell'allattamento.
Come si racconta la maternità? La giovane fotografa Donatella Nicolini lo ha fatto ispirandosi alla locandina del famoso film del 1985 Showgirls, immortalando una sinuosa silhouette che squarciando il buio emerge sul fondo scuro.
Non è un caso se con questo scatto, elegante e raffinato, la trentenne italiana, ritenuta tra le promesse della scena fotografica mondiale, si è aggiudicata il Premio come miglior Maternity Photographer, assegnato annualmente dalla The Societies of Photographers.
Le motivazioni con cui la fotografia di Donatella è stata scelta dalla prestigiosa associazione mondiale di fotografia parlano di “Una straordinaria alternativa a ciò che di solito vediamo in questa categoria. I forti elementi grafici e l’illuminazione che raffigurano la forza della madre riuniscono questa immagine in un modo fantastico“.
Le foto di Brianna Mc Daniel, fotografa di Seattle, sono un bellissimo emblema di empowerment e normalizzazione dell'allattamento.
Nicolini ha scelto di specializzarsi nei ritratti di donne in gravidanza, proprio per decostruire il racconto classico della maternità e restituirlo agli occhi degli spettatori come un magnifico momento di empowerment femminile. È, insomma, un modo per raccontare la forza delle donne a tutti gli effetti, e la loro innata capacità di trovare la forza per superare gli ostacoli e le sfide. Ma l’obiettivo è anche quello di rivestire di luce propria la maternità, in un momento storico difficile dove spesso, per le donne, l’essere madri diventa un ostacolo, soprattutto dal punto di vista professionale.
Rispetto allo scatto vincitore, che immortala la modella brasiliana Izabel Veiga al settimo mese di gravidanza, Donatella ha dichiarato:
L’ispirazione per questa foto è nata per caso, ero rimasta colpita dalla locandina cinematografica di Showgirls, noto film del 1995 di Paul Verhoeven, da lì l’idea di riprendere quello stile per una mia sessione fotografica. Volevo qualcosa che bucasse lo schermo, che interrompesse i soliti schemi, quindi non la solita foto delicata ma un soggetto che venisse fuori di prepotenza. Mi dà un’idea di forza, determinazione, di non fermarsi di fronte a nulla come spesso solo una madre sa fare.
Sfogliate la gallery per scoprire altre opere dell’artista, che potete vedere anche sul suo sito Internet ufficiale.
Questo lo scatto con cui Donatella ha vinto il Premio come miglior Maternity Photographer; ritrae la modella brasiliana Izabel Veiga incinta al settimo mese.
Non ho figli e ammetto che la maternità mi spaventa, complice anche una storia familiare complicata – dice Donatella – Mia nonna rimase incinta di un uomo che non volle sposare e venne additata come la vergogna del paese, venne costretta a nascondere la sua gravidanza e credo fu una ferita psicologica talmente profonda che, quando accadde anche a mia mamma, a sua volta cercò di farle vivere la gravidanza nel massimo riserbo.
Inconsciamente, quindi, ho sempre vissuto la gravidanza come un momento da celare agli occhi degli altri. Col tempo però ho poi scoperto di essere profondamente affascinata dalle donne che decidono di compiere questo passo, le venero al pari di una dea, le considero delle supereroine perché, oggi come non mai, mettere al mondo un figlio non è solo un atto di amore ma anche di coraggio.
Donatella è fotografa professionista, relatrice e speaker di conferenze svoltesi in Paesi come Kazakistan, Portogallo, Germania, Argentina, Stati Uniti e Russia dove oggi è anche membro giurato del Russian Photo Awards.
Speaker, editor per testate specializzate, come l’americana Shutter Magazine, docente nell’ambito di workshop e masterclass in Italia come all’estero, Donatella Nicolini collabora anche con realtà importanti come Canon Academy e brand come Profoto.
Ha esposto anche a Manhattan, New York City, presso l’Agorà Art Gallery.
I suoi scatti sulla maternità sono molto eleganti e pieni di grazia.
Per molti scatti Donatella sceglie il bianco e nero; lo ha fatto anche per la foto vincitrice del prestigioso riconoscimento della The Societies of Photographers.
Per lei raccontare la maternità è un modo per celebrare l’empowerment femminile.
La scelta di raccontare la maternità dipende anche dalla difficile situazione delle mamme, soprattutto in ambito lavorativo: si stima infatti che solo nel nostro Paese il 73% delle dimissioni volontarie riguardino proprio le lavoratrici.
Ma c’è anche un altro obiettivo nelle foto di Donatella: destituire la maternità da quell’aurea angelicata e sacra, mostrando la donna incinta come donna e non solo come madre, e destigmatizzando chi non accetta di accantonare la propria femminilità.
Il suo è un modo sicuramente diverso e innovativo di rappresentare la maternità.
Un meraviglioso scatto di Donatella.
Il messaggio degli scatti di Donatella Nicolini è proprio questo: siamo madri, ma anche donne.
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