Cosa significa diventare madre dopo una lunga battaglia contro l’infertilità? Lo racconta Kenza Zouiten, blogger tra le più celebri della Scandinavia, che, dopo anni di tentativi non riusciti, è appena diventata mamma.

Una conquista sofferta per la giovane blogger che, a soli 26 anni, ha ricevuto la diagnosi di una menopausa precoce: Kenza aveva raccontato sui social la propria difficile situazione, che si accompagnava ad un forte desiderio di maternità a cui sperava di non dover rinunciare.

A 26 anni, dopo aver provato ad avere un figlio per un po’, abbiamo scoperto che le mie possibilità di avere figli in modo naturale erano molto scarse. Che avremmo dovuto considerare la donazione di ovuli se volevo avere un figlio perché le mie ovaie si stavano spegnendo, troppo presto.

Per Kenza la condivisione della propria esperienza è stato soprattutto un modo per sentirsi meno sola e per essere a sua volta di sostegno per le donne che stanno attraversando il difficile viaggio dell’infertilità e della procreazione assistita. Partendo dalla difficoltà, data la giovane età, di essere “presa sul serio” dai medici a cui si era rivolta.

“Non riuscendo ad avere un figlio nonostante molti tentativi – racconta Kenza nel video – siamo andati da diversi medici, ma in tre ci hanno detto che era tutto normale, e che visto che ero giovane avrei solo dovuto provare ancora. Ho deciso però di sentire un altro parere, ed è stata la scelta giusta: la nuova dottoressa ha voluto andare fino in fondo per capire di cosa si trattasse, e ha scoperto che c’erano dei problemi“.

E non si trattava di problemi da poco: “Le mie ovaie si stavano spegnendo, con circa 20 anni di anticipo. La ginecologa mi ha detto che avevo pochi ovuli, troppo pochi per la mia età. È quello che succede durante la menopausa. Non dipendeva da qualcosa che avevo fatto, ero nata così”.

A 26 anni Kenza non voleva rinunciare al desiderio di diventare madre: lei e suo marito Alexs si sono quindi rivolti ad una clinica per la procreazione assistita, dove hanno iniziato le terapie per la fecondazione in vitro.

Ma i risultati non sono stati quelli sperati, e due cicli hanno avuto esito negativo. Poi, la sorpresa: Kenza, appena prima del terzo ciclo della fecondazione in vitro, è rimasta incinta in modo naturale.

A gennaio la coppia aveva ufficializzato la notizia della gravidanza con un emozionante video pubblicato su YouTube: il piccolo Nikola è nato a giugno, con ben due settimane di ritardo rispetto alla data prevista, ma, spiega la neomamma, è andato tutto al meglio.

Questo ometto è arrivato al mondo alle 5:06 del 14 giugno e ha cambiato le nostre vite per sempre. È andato tutto bene, e lo amiamo già moltissimo. È difficile realizzare che sia qui davvero, che dopo tutto sono riuscita a diventare madre. È valsa la pena di tutta l’attesa, la lotta, il dolore. Grazie per averci scelti come tuoi genitori, promettiamo che ti ameremo e proteggeremo sempre.

In un altro post la blogger scandinava presenta la sua famiglia: “Sembra tutto così irreale. Davvero questa è la mia famiglia? La MIA famiglia?”

Kenza ha quindi spiegato il motivo della propria scelta di condividere, passo dopo passo, la gravidanza:

L’infertilità è molto comune ma se ne parla sempre troppo poco. Un po’ per vergogna e un po’ perché è difficile da affrontare. Quando è successo a me mi sono sentita molto sola. Spero di riuscire a far sentire meno solo chi la sta attraversando a sua volta, e riuscire a trasmettervi un po’ di speranza.

Seguici anche su Google News!
Ti è stato utile?
Rating: 5.0/5. Su un totale di 2 voti.
Attendere prego...

Categorie

  • Fecondazione Assistita
  • Storie