Anonimo

chiede:

Salve dottoressa, mi hanno detto che ci sono alcune erbe o tisane che sono sconsigliate in gravidanza. Quali sono? Non vorrei infatti nuocere al feto bevendo infusi non adatti. Grazie mille

Gentilissima, in effetti in gravidanza ci sono alcune erbe che, a dosi elevate, possono arrecare danno al feto. L’uso dei rimedi erboristici dovrebbe essere vietato soprattutto nei primi 3 mesi di gestazione, in quanto, in questa fase, l’embrione è più sensibile all’azione teratogena di alcuni agenti biologici, chimici e/o fisici.

Sebbene la letteratura riporta elenchi davvero lunghi di erbe medicinali da evitare durante la gravidanza come il rosmarino, calendula, cassia, ricino, camomilla romana, cicoria, guaranà, artemisia, salvia, ecc., a seguito del loro possibile effetto abortivo, in realtà esistono pochi studi clinici che confermano questi effetti collaterali.

Il mio consiglio è quello di evitare soprattutto il tè, in quanto contiene sostanze ad azione nervina come la teina e le catechine che possono inibire l’assorbimento dell’acido folico.

Le consiglio inoltre di evitare tutte le erbe che possono aumentare le contrazione uterine come ad esempio:

  • foglie di lampone
  • camomilla
  • salvia
  • semi di finocchio
  • menta
  • bardana
  • cannella
  • tè verde o mate (vietato soprattutto per chi ha mutazione del gene MTHFR, in quanto blocca l’assorbimento di acido folico!)

Se durante questo periodo ha comunque voglia di tanto in tanto di una tisana non se ne privi, in quanto la concentrazione dei principi attivi è comunque bassa.

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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  • Nutrizionista

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