Anonimo

chiede:

Salve, mi chiamo V. ho 38 anni, mamma dal 17 ottobre 2012 di una meraviglia di nome Vittoria, sono sola, lui, sposato, non vuole avere problemi… ed io dopo questa triste avventura non serbo rancore ma penso solo al benessere del mo angelo che colpe non ne ha… ma per colpa mia non avrà mai un padre… o quantomeno non potrò mai dirle chi è suo padre. Spero di riuscire a vivere comunque serenamente con questo rimorso. Ma come farò quando inizierà a capire? A volte penso sarebbe meglio dirle: è morto… La prego, mi dia un consiglio! Per il bene di mia figlia, darei la vita per lei. La mia richiesta è anche un altra, è da una settimana che vittoria, 8 mesi e mezzo, peso 10 kg, alt. 74, prima di addormentarsi, lo fa solo la sera, si siede, si attacca al muro con la testolina e inizia a graffiare la parete del muro del lettino. Come mai? Sembra impazzita, in trans, non mi ascolta… si siede di fronte alla parete e graffia… io cerco di rimetterla giù sul cuscino, ma lei si rialza e… per mezz’ora… Devo preoccuparmi? La ringrazio e attendo una cortese risposta…

Salve, come lei stessa riconosce l’obiettivo è “superare la solitudine” per star meglio lei e di conseguenza anche sua figlia. La inviterei a valutare la possibilità di contattare un professionista che la supporti in questo momento di difficoltà, sia per gestire la comunicazione in merito al padre, sia per meglio comprendere il comportamento di Vittoria a cui accenna e che merita un approfondimento. Così come la sua sofferenza merita di essere ascoltata: questo potrà aiutarla a superare la solitudine e attivare le sue risorse di donna e di mamma. I migliori auguri.

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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Specializzazione

  • Psicologo