Anonimo

chiede:

Buongiorno e grazie di cuore per il servizio che offrite.
Mi chiamo Elisa, ho 31 anni e, in data 11 Luglio, sono stata sottoposta
a
inseminazione intrauterina (primo tentativo).
Purtroppo nutro poche speranze sul risultato, in quanto, mio marito
quella
mattina, ha prodotto un liquido seminale ben al di sotto dei suoi
normali
standard e, dopo capacitazione, il laboratorio ha recuperato soltanto 1
milione di spermatozoi mobili (800.000 con motilità di grado
3 -maggiore- e
200.000 con motilità di grado 2 -intermedia-).
Per cui sto vivendo sconfortata, questi 15 giorni di attesa, che a
priori
non credevo fossero così duri da affrontare.
A parte questa premessa la mia domanda è la seguente.
Sui mass-media, anche in seguito alla nuova legge sulla fecondazione
assistita, si sente spesso parlare di “conseguenze” per la donna, nel
sottoporsi più volte a tecniche di riproduzione assistita che richiedono
stimolazione (io ho fatto x 10 giorni delle iniezioni di Puregon 50 e
infine
una di Ovitrelle 250).
Nessuno però ci spiega in che cosa consistono. Quali sono queste
conseguenze. Si tratta di possibili malattie come tumori ecc.? Che tipo
di
controlli sarebbe mene fare in futuro per poter evitare queste
conseguenze?
Dopo quanti cicli di stimolazione per IUI e FIVET, è consigliabile
fermarsi,
per non incorrere in gravi problemi di salute?
Vi chiedo tutto questo perché io ho “appena” 31 anni, e quindi ho
davanti
ancora molti anni di fertilità .. e non vorrei esagerare con i tentativi
per
dovermene poi pentire in futuro.
Grazie ancora per tutto.

Gentile Signora,
in letteratura internazionale non esistono dati che indicano un aumento del
rischio di incorrere in neoplasie del seno o delle vie genitali nelle
pazienti sottoposte a stimolazioni ormonali ripetute. Questi dati sono
limitati dal fatto che si tratta di tecniche relativamente recenti per cui
mancano dati a lungo termine.
Nel nostro Centro richiediamo un esame senologico, una colposcopia con pap
test e delle ecografie prima di sottoporsi alla fecondazione assistita. Tali
controlli si possono eseguire inoltre a distanza di 1 anno dalla
stimolazione. Generalmente dopo 2 -3 insuccessi di IUI su ciclo stimolato si passa alla
FIVET. Per le considerazioni fatte sopra non esiste un numero di tentativi
FIVET oltre il quale vi sono danni certi. Cordiali saluti. www.centrosterilita.it

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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Specializzazione

  • Ginecologo