Anonimo

chiede:

Gentile dottoressa, cercherò di essere il più breve possibile nell’esporle il mio problema. Ho 33 anni e una relazione stabile da 10 anni, tra molte incomprensioni, molto affetto e amore, anche se l’innamoramento iniziale è ovviamente passato. Non conviviamo. Lavoro come impiegata con buone prospettive.

Ho sofferto di ansia molto invalidante e leggera depressione e prendo ancora un farmaco per la terapia, in quanto ho messo in atto strategie mie personali e vivo una vita normale ma non mi reputo assolutamente guarita. Il mio problema è che sono terrorizzata dal rimanere incinta. Ho paura, una paura paralizzante. Paura di non riuscire a essere una buona madre, di non amare mio figlio, paura dei pensieri intrusivi generati dall’ansia, paura del cambiamento e non riesco a capire se questo dipenda da un mio non desiderio o se la paura non mi faccia avvertire il desiderio che vedo nelle mie coetanee.

La pressione sociale, anche un po’ del mio compagno, mi ha messo di fronte a questo bivio che vedo come un ostacolo gigantesco, insormontabile, irreversibile. Purtroppo credo, pur essendo una persona razionale e relativamente matura, di non essere pienamente “donna”: nonostante la mia età io mi vedo “ragazza” e non riesco al momento a visualizzare me stessa nel prossimo futuro come madre.

La paura del cambiamento è nata come meccanismo difensivo per la mia ansia, perché piano piano ho trovato rassicurazione nella routine e nella mia comfort zone. Secondo lei, premesso che vorrei seguire un percorso di psicoterapia, potrà questo rivelarsi risolutivo? Mi sento una pecora nera. Concludo dicendo che nutro grande tenerezza per i bambini, li adoro. La ringrazio anticipatamente per la sua preziosa attenzione.

Gentile signora, personalmente ritengo che un percorso di psicoterapia potrebbe giovarle molto. Credo che in questa circostanza la questione non sia strettamente relativa al diventare mamma, quanto piuttosto all’imparare a percepirsi come donna adulta con desideri e bisogni.

Sicuramente il fatto di aver in passato sofferto di disturbi ansioso-depressivi ha incrementato ulteriormente in lei questa sensazione di vuoto e difficoltà nel riconoscersi come la donna che è. Insieme ad un terapeuta potrà esplorare questa parte della sua vita cercando di capire insieme quali siano le sue risorse e i suoi bisogni affinché possa imparare a comprendersi maggiormente. Resto a disposizione.

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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