Anonimo

chiede:

Buongiorno dottore.
Ho 24 anni e sono sposata da un anno e mezzo, dopo due di convivenza.
Da qualche tempo, mesi oserei dire, non riesco più ad approcciarmi al
sesso con mio marito.
Lo rifiuto, trovo scuse, dico che non sto bene o che vorrei riposare per
via del lavoro a turni.
Lui ne è dispiaciuto, ne abbiamo parlato ma non sa come aiutarmi, e
l’unica volta che ho tentato un approccio è stato impossibile perchè non
sono riuscita a lasciarmi andare.
Io amo mio marito, spesso e volentieri vorrei concedermi in coccole e
baci, ma quando arriva il momento di attivarsi mi blocco, mi tiro
indietro. Credo che le mie siano solo paure.
Soffro di secchezza vaginale, soprattutto da quando prendo la pillola
anticoncezionale, ma non è mai andata troppo male finché non ho iniziato a
lavorare come OSS ad aprile.
Da lì è stato sempre più difficile avvicinarmi all’intimità, tanto che mio
marito ha espresso la paura che io non lo desideri più, ed addirittura non
sento più nemmeno le sensazioni che sentivo una volta con l’autoerotismo.
A livello fisico non è cambiato nulla, non ho subìto interventi, quindi
sono abbastanza convinta che il tutto sia più psicologico ed emotivo che
altro.
Non ho il coraggio di rivolgermi ad un terapeuta, anche se l’ho già fatto
in passato per altri problemi, ma soprattutto credo che potrei superare
questa fase con qualche piccolo consiglio. Se proprio non dovessi facerla,
sarà mia premura rivolgermi ad uno specialista.
La cosa sta iniziando veramente a pesarmi, vorrei risolvere il prima
possibile, anche perché nei nostri piani futuri e prossimi c’è l’idea di
avere un figlio. Grazie per l’ascolto,

Carissima, se come dice sono da escludersi cause fisiche e le difficoltà sono di carattere psicologico ed emotivo, come riconosce sarebbe opportuno un approfondimento con un professionista che saprà accogliere il suo disagio aiutandola a trovare il coraggio di affrontarlo. Potrebbe riflettere sugli eventuali cambiamenti avvenuti nella sua vita nel momento in cui ha iniziato a lavorare come OSS, nel rapporto con se stessa e suo marito, considerando anche le emozioni sottostanti all’idea di diventare mamma e le sue paure (“credo che le mie siano solo paure”). Importante nella coppia è parlarne (“ne abbiamo parlato”) piuttosto che nascondere (“trovo scuse, dico che non sto bene”) e far finta di niente, altrimenti il rischio è il cristallizzarsi della situazione con ripercussioni anche sull’altro (“paura che non lo desideri più”). Per iniziare a ritrovare l’intimità, potreste stare abbracciati, accarezzandovi e baciandovi, senza dover necessariamente arrivare al rapporto se non se la sente, facendo attenzione a non lasciare dei non detti tra voi. Auguri.

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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Specializzazione

  • Psicologo