Anonimo

chiede:

Gentile dottore, ho 31 anni e sono alla mia prima gravidanza, tanto attesa perché tardava ad arrivare e vissuta con un’intera componente emotiva fin dall’inizio che non mi ha permesso di godere a pieno della gioia che si prova ad attendere un piccolo. Ho perso mia sorella a 16 anni di leucemia mielosa acuta due anni fa e l’ottimismo e la speranza che tutto possa andare bene sono per me sentimenti che difficilmente riesco a provare. Dopo lo scoglio dell’ultrascreen che ha dato un risultato discretamente accettabile (1/720) avevo cominciato ad assaporare il gusto di una serena maternità. Qualche giorno fa (a 21+0) ho eseguito l’eco morfologica che ha dato ottimi risultati, eccetto che per la segnalazione di una pielectasia bilaterale di 0,42 cm. Il ginecologo ha affermato che la situazione andava solamente monitorata nel tempo. E alla mia domanda su come il rischio di base andava ricalcolato sulla base di questa evidenza essendo questo un marcatore di cromosomopatia, ha risposto che la pielectasia è uno dei marcatori più scarsi e che il rischio andava ricalcolato anche in base all’assenza di tutti gli altri markers. In realtà, se pur inizialmente tranquillizzata, ho ricominciato a riprovare il terrore dei primi mesi di gravidanza. Internet è un’arma a doppio taglio… ci si trova quello che si vuole… ed io ho letto che il CUT off per definire pielectasia alle mie settimane è di 5 mm e che numerosi studi dimostrano che il volume dei bacinetti renali dipende dallo stato di idratazione materna (io bevo un po’ perché ho sete e soffro il caldo, un po’ forzandomi, almeno 3,5 l di acqua al giorno). Le informazioni che ho carpito sono corrette? Dovrei modificare qualcosa del mio stile di vita? Davvero il feto ha scarse probabilità di essere affetto da trisomia 21? Il rischio ricalcolato (1/720) aumentato del coefficiente della pielectasia che ho letto essere 1,6 dovrebbe aumentare a 1/400? Non è troppo alto per la mia età? Scuso lo sfogo. Grazie

Gentile Serena, non c’è motivo per tanta preoccupazione. Innanzitutto la sua pielectasia è modesta e rientra nei quadri di frequente e fisiologico riscontro. Poi un solo marker isolato non viene preso in considerazione. Se proprio vuole imbarcarsi in un ragionamento matematico, come dice giustamente il suo ginecologo, deve anche considerare tutti gli altri marker nella norma e quindi potrebbe risultare addirittura un miglioramento del rischio complessivo. Va bene bere molto, ma 3,5 litri al giorno mi sembrano troppi, specie se si sforza per berli. Cordiali saluti

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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