Anonimo

chiede:

Gent.ma dott.ssa Proietti, io sono una mamma di tre bimbi, di cui
il terzo operato la labiopalatoschisi a 7mesi ora ha 5 anni, si chiama Alberto. Il bambino ha presentato un ritardo nel linguaggio e a tre anni abbiamo iniziato una terapia logopedica. Purtroppo dopo 6 mesi di terapia
ho dovuto interrorperla perché non si era creato un buon rapporto con la terapista e il bambino regrediva anziché avere dei miglioramenti (l’approccio era stato molto rigido). Dopo varie vicissitudini nelle varie ASL siamo riusciti ad ottenere un lavoro di psicomotricità e di logopedia. Ora il bambino parla però con una fuga nasale molto forte e siamo infatti in attesa di una faringoplastica che farà a breve. La mia difficoltà riguarda l’inserimento del bambino alla scuola elementare. Ho due pareri discordanti, una neuropsichiatra che mi dice di tenerlo un anno in più all’asilo per maturare, una seconda neurospichiatra che vedrebbe l’inserimento con insegnante di sostegno un buono stimolo. Come cognitivo il bambino non presenta ritardi, come affrontare questo dilemma. Grazie,

Carissima signora,
credo che lei abbia fatto benissimo a sentire più pareri per decidere il da
farsi. A mio modo di vedere le due neuropsichiatre le hanno dato entrambe un
parere ‘corretto’ perché a suo figlio potrebbe far bene sia maturare fuori
dalla scuola elementare, sia al suo interno, attraverso il supporto di una
insegnante di sostegno. Il problema infatti, non è tanto il suo bambino,
quanto l’ambiente nel quale egli verrebbe inserito. Io le consiglierei di
fare ciò che sente più giusto, perché nessuno meglio di lei, che è la mamma
e che ha altri due figli, può capire il grado di maturità di suo figlio, la
predisposizione che egli può avere o non avere ad affrontare situazioni
nuove e difficili, il bisogno di relazionarsi con gli altri, di mettersi
alla prova, di tollerare le eventuali frustrazioni. Lei sa bene in quale
ambiente suo figlio dovrebbe essere inserito, a quali insegnanti verrebbe
affidato, quali potrebbero essere i suoi compagni di classe e magari conosce
anche l’insegnante di sostegno…
Visto che decidere con la logica non serve, perché ha avuto due pareri
contrastanti, questa volta decida con il cuore. Sono sicura che non
sbaglierà.
Cordiali saluti e auguri.

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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