Anonimo

chiede:

Buongiorno.
Sono la mamma di un bimbo di un anno. Premetto che il mio bimbo ha sempre avuto un carattere gioioso e socievole mostrando piacere quando vedeva gente nuova o persone che già conosceva in casa nostra o in ambienti a lui non familiari.
Da circa un paio di mesi io sono rientrata al lavoro e lui, che prima era molto indipendente, ha cominciato ad attaccarsi a me quando nel pomeriggio torno a casa (vuole stare sempre in braccio mentre prima no).
La mattina è con una baby-sitter molto dolce ed attenta alle sue esigenze, ho pensato che fino all’età della scuola materna sarebbe stato meglio per lui evitare inutili malattie che all’asilo nido spesso i piccoli presentano (a mio avviso può farsi gli anticorpi anche più tardi, dopo i tre anni, quando è capace di riferire i sintomi).
Le scrivo perché sono un po’ allarmata dal comportamento che, per due volte, il piccolo ha dimostrato: ad una festa di compleanno di una bimba ha avuto paura di un ragazzo di colore e poi ieri, da una mia amica che ha un bimbo coetaneo al mio, quando il suo amichetto (che conosceva già ma non vedeva da tempo) lo ha accolto urlando in maniera piuttosto forte per fargli festa!
Ha pianto tutto il tempo come un disperato in entrambe le circostanze e non voleva assolutamente avvicinarsi a loro! Pensi che ieri, per la paura (credo), ha cominciato a camminare da solo (lui finora gattonava e gli bastava così per arrivare dove voleva!) per non stare sul pavimento con il suo amichetto (che ancora gattona)!
La mia domanda é: cosa devo fare? Lasciar passare il momento o forzare un po’ la situazione (tipo portarlo in ludoteca o a chiedere alle mie amiche con bimbi di vederci sistematicamente) per evitare che mio figlio sviluppi una timidezza/paura che fino a due mesi fa non aveva mai mostrato di avere?
La ringrazio per la sua attenzione. Un saluto.

Cara signora,
Direi che se lei vuole frequentare una ludoteca o vedersi ai giardini con le altre mamme mentre suo figlio gioca va benissimo, ma non si faccia prendere dall’ansia. Avere paura degli estranei all’età del suo bambino è normale ed anzi è un segno di intelligenza. Si sta infatti sviluppando la consapevolezza del pericolo, che i bambini più piccoli non hanno.
Cerchi di essere meno ansiosa e preoccupata: perché se lei ha troppe paure, come può pretendere che suo figlio cresca senza averne?
Cari saluti.

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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