Anonimo

chiede:

Gentile dottoressa, lei è l’unica persona al mondo cui posso
confidare quanto mi è successo e cui posso chiedere consiglio. Ho 26 anni.
Da un anno convivo con il mio ragazzo e da un mese siamo genitori di una
bellissima bambina. Premetto che la bambina è stata voluta e che ho avuto
una gravidanza bellissima, senza nessun disturbo fisico. Dal terzo mese in
poi della mia gravidanza ho avuto una relazione con un collega, un uomo di
37 anni, fidanzato da dieci. Entrambi abbiamo perso veramente la testa e
abbiamo fatto pazzie per vederci di nascosto, è stato un amore folle,
gioioso e intenso… tutto questo mentre io ero incinta del mio compagno.
Nessuno a parte noi 2 sa di questa relazione. Durante la gravidanza non mi
sono mai sentita veramente in colpa, perchè pensavo solo a lui, e la mia
gravidanza era un’idea remota, sempre in secondo piano, come se non ci
fosse. Tutti i miei giorni ruotavano attorno a questo innamoramento, a
quando l’avrei visto, alle telefonate etc.. e ora che sono a casa con la
piccola mi sento la persona peggiore al mondo, perchè mi rendo conto che
non ho mai vissuto appieno la gravidanza, mi rendo conto del mio egoismo,
mi sento stupida, cattiva e profondamente in colpa. Il mio compagno è
sempre più innamorato di me, e io solo adesso mi sento un mostro! Il fatto
è che l’altro continua a cercarmi come prima, come se non fosse cambiato
niente. Mi dice che è innamorato di me, che gli manco… anche per me è lo
stesso, mi manca tantissimo ma so che devo troncare questa storia. So che
devo farlo, per il bene di tutti. Quando lo sento poi piango tutto il
giorno, mi manca tanto e ho cancellato tutti i suoi sms e buttato le sue
lettere perchè continuavo a leggerle, stando sempre peggio. Lui dice che
vuole che rimaniamo amici, perché non vuole perdermi. Ci abbiamo provato,
ma non è possibile, e continuando a sentirci ci facciamo solo del male a
vicenda. Stiamo male se non ci sentiamo, ma stiamo peggio se ci
sentiamo… Adesso vorrebbe venire a trovarmi, per conoscere la
bimba… così dice. Cosa posso fare? Non voglio ferirlo perchè nonostante
tutto sono ancora innamorata di lui. Solo che adesso voglio scegliere la
ragione al sentimento. Sono figlia di genitori divorziati, ho visto tanti
litigi, in cui sono sempre stata coinvolta fin da piccola. Per questo ho
avuto un’adolescenza difficile. Ho sofferto tanto, non voglio che succeda
questo a mia figlia, ho sempre voluto una famiglia, e adesso che ce l’ho
non voglio perderla. Grazie per l’ascolto

Gentilissima,
è stata una storia bella, ma è finita. Cerchi di aprire gli occhi: un uomo
che a trentasette anni è fidanzato da dieci e inizia una relazione con una
ragazza che ha undici anni meno di lui, che convive da un anno ed è incinta
di tre mesi, le sembra una persona responsabile? Una persona seria?
Cerchi, in questo periodo che è a casa, di trovare delle nuove attività, che
coinvolgano anche la sua bambina: vada con lei a fare delle passeggiate nei
parchi, la porti in piscina, esca, si distragga, frequenti altre mamme…
Cerchi insomma di non passare dal ‘tutto’ rappresentato dall’ambiente di
lavoro e dalla presenza del suo collega, al ‘niente’ della monotonia
dell’ambiente domestico, seppure rallegrato dalla presenza della piccola.
Tronchi nettamente i rapporti, eviti di continuare questa storia che, come
vede, comincia già ad essere agro-dolce, nel senso che porta con sé dei bei
ricordi, ma anche tanti sensi di colpa e motivi di infelicità. Lei ha una
bella bambina, un ragazzo che la ama, tanto tempo libero a disposizione per
fare delle cose nuove e interessanti e sicuramente molti altri progetti da
realizzare: vale la pena buttare via tutto per questa persona che non ha
ancora capito chi è e cosa vorrà fare da grande?
Cari saluti e auguri.

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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