Anonimo

chiede:

Salve, sono mamma di un bimbo di 11 mesi e Vi scrivo per chiedere un consiglio in quanto da un paio di mesi mi sento molto triste e pensierosa. Quando sono rimasta incinta ero appena sposata e non avevamo l’intenzione di avere subito figli, ma poi il mio piccolo è arrivato e deve dire che durante la gravidanza sono stata assalita dalla paura più che dalla felicità, non mi sentivo ancora pronta. Poi quando il mio bambino è nato, tutto è svanito e ho sentito per lui solo una cosa: l’amore, immenso. I mesi a seguire sono stati meravigliosi, ogni giorno io e mio marito lo amavamo sempre più, ed io vivevo per lui. Poi il tempo passa, il bimbo cresce e la maternità termina, e si torna al lavoro, e tutto cambia. Con il mio bambino posso stare solo un paio d’ore la sera, e non gli dedico tutto il tempo perché ci sono anche i lavori domestici da sbrigare, e poi è tardi e si và tutti a dormire. Il giorno dopo si ricomincia, ora i giorni sono tutti uguali e tristi per me se non posso stare con mio figlio, mi manca tanto e piango spesso. Inoltre lui ormai ha quasi un anno e non vuole più stare in braccio alla mamma, preferisce muoversi in giro per la casa a fare le sue “scoperte” di cose nuove, e a me manca il contatto fisico con lui. Parlando con delle amiche le sento contente di tornare al lavoro dopo la maternità e anche che i figli crescano così loro si sentono più libere. Per me non è così, io vorrei tornare indietro e rifare tutto, godermi con gioia la gravidanza e rifarei anche il parto, così lungo e doloroso. E poi avere di nuovo il mio cucciolo tutto per me, allattarlo e cullarlo. Ma so che non si può tornare al passato, anche se sono quei bei ricordi a strapparmi qualche sorriso tra le lacrime. Vorrei solo capire come posso aiutarmi a sentirmi un po’ meglio, è normale sentirsi così? Mi sento strana perché sembra capiti solo a me. Vorrei solo godermi la mia famiglia che adoro in quel poco tempo libero che mi rimane.

Cara mamma, quello che descrive è un quadro frequente nella società di oggi che è tutta di corsa e non rispetta molto i tempi naturali che seguono la nascita di un figlio. Si torna al lavoro e alla vita fatta di incombenze e compiti familiari forse troppo presto, e sembra lontano il tempo in cui madre e figlio erano una cosa sola. Capisco la sua malinconia, legata al poco tempo che oggi può stare insieme a suo figlio, ma la invito a pensare a quanto spesso siano meglio due ore vissute intensamente e ricche affettivamente, di un’intera giornata vissuta con superficialità. Fa bene a tenere a mente i ricordi di quando era incinta e dei primi mesi, ma non si lasci scappare i momenti reali che può ritagliarsi con suo figlio, anche se ora sta crescendo, ha e avrà bisogno di lei, di sentirla vicina e complice nella sua vita fatta di nuove scoperte e nuove libertà. Provi a vedere quanto può essere felice con suo figlio sfruttando al massimo il tempo che ha a disposizione, creando momenti vostri, il bagnetto, le coccole prima di dormire… che vi permetteranno di ricreare quel clima di vicinanza e di esclusività che le sembra di aver perso.
Infatti, anche se è vero che il vostro legame ora è mutato e suo figlio, come è giusto e sano che sia, sta cominciando a rendersi un po’ più autonomo, sta entrando in un’età ricca di scoperte ed è fondamentale che lei gli sia vicina in questo momento, aiutandolo a sentirsi sicuro anche se non è più totalmente dipendente da lei. Può provare a chiedere aiuto anche a suo marito, cercando di conciliare le vostre esigenze per poter entrambi godere della presenza di vostro figlio. Capisco che non sia semplice ma credo che un po’ di organizzazione e la ricerca di momenti importanti (la pappa, la nanna, il gioco…) per condividere il tempo con suo figlio, possano essere un buon antidoto alla sua malinconia.
La saluto cordialmente

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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