Anonimo

chiede:

Salve, sono una ragazza di 34 anni e circa 7 mesi fa ho perso il mio bambino a 34 settimane di gravidanza, l’ho partorito dopo 4 gg di ospedale
e non ho avuto la gioia di sentirlo piangere… mi manca incredibilmente e
spesso penso di voler andare da lui per poter finalmente averlo tra le mie
braccia e coccolarlo!
Continuo a pensarlo e anche se mi sforzo di continuare la mia vita normalmente ho un senso di vuoto indescrivibile. Ovviamente sono terrorizzata da intraprendere una nuova gravidanza perché la
precedente per 8 mesi è andata benissimo… ma poi… era il mio primo
bambino! Come si supera questo dolore… da sola non ne sono capace… Grazie

Gentile Luciana,
l’esperienza che ha vissuto credo sia tra quelle più atroci e dilanianti per una mamma, non solo ha perso un figlio, che ha portato in grembo per tanti mesi, ma non ha potuto neanche godere della sua presenza e poterlo stringere tra le braccia. Il lutto che sta vivendo oggi con tanta sofferenza contempla la perdita di tante cose, un figlio desiderato e amato, quella di un legame forte e indissolubile che si è spezzato di colpo senza darle la possibilità di capire e il frantumarsi improvviso di tutti quei progetti che aveva fatto sul suo futuro e su quello di suo figlio. Immagino quale turbinio di sentimenti in questo momento possa sperimentare, dalla rabbia alla disperazione, per lasciare posto al vuoto indescrivibile. Comprendo bene le sue preoccupazioni, assolutamente legittime, riguardo una nuova gravidanza e credo che siano anche una forma di difesa dal grande dolore che sta provando e che ha paura di riprovare. Le consiglio di rivolgersi ad uno psicologo che potrà aiutarla a prendersi cura della sua sofferenza e della sua angoscia, rassicurata dal fatto che, sebbene sarà un percorso faticoso e delicato, piano piano comincerà a dare senso a quello che le è successo e il vuoto indescrivibile lascerà lentamente spazio alla vita.
La saluto cordialmente

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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Specializzazione

  • Psicologo