Anonimo

chiede:

Buonasera, adesso più che mai sento il desiderio di avere un figlio, ho 39 anni, la cosa che mi blocca totalmente è il lavoro. Gestisco assieme a mio marito un negozio che ci tiene occupati entrambi tutti i giorni dalle 6.30 del mattino alle 20.00. Non so che fare, mi vedo confusa, grazie.

Carissima Daniela, nella sua stringata missiva lei non lascia molto per approfondire se non l’argomento lavoro. Una gravidanza come la maternità ed in seguito allevare la prole, richiede una dedizione ed un impegno che non ha eguali. E soprattutto un cambiamento della routine quotidiana. Nel momento in cui si decide di diventare genitori implicitamente si sceglie di “privarsi” di alcune libertà o più in generale di rivedere la propria vita in funzione dei figli. Nel caso di una vita dedicata al lavoro questa scelta sembra essere davvero “epocale”. Se rimanessimo su questo livello di analisi le direi che ha perfettamente ragione a sentirsi bloccata dal dubbio e chiuderei la questione. Approfondendola invece, potremmo chiederci cosa rappresenta questa attività per lei. Ad esempio: un riscatto dalle aspettative genitoriali che la vedevano o la volevano non adatta a gestire un’attività, una forma di emancipazione che ha paura di perdere, la paura di non riuscire a fare bene, altro che non sia il suo lavoro, una forma di realizzazione personale generale innescata da quella lavorativa? Ed ancora se la stabilità che questa routine le concede possa mascherare una sua défaillance rispetto la maternità. La invito ad approfondire queste poche tracce che le lascio affinché possa, se lo vorrà, affrontare una maternità più serena e non adombrata dai dubbi che ora la assillano. Rimango a sua disposizione.

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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