Anonimo

chiede:

Buonasera dottoressa, sono in gravidanza e il mio gruppo sanguigno è A- mentre quello del marito è 0+, e tra le prescrizioni dovrei fare l’immunoprofilassi anti-D. Siccome sono preoccupata, e qualsiasi trattamento in gravidanza mi fa paura, vorrei chiederle gentilmente delle delucidazioni.

La somministrazione che ho effettuato ad agosto 2020 dopo AS, come mi è già stato spiegato, è “scaduta”: quindi non capisco se mi è stata fatta inutilmente e perché non sono stata informata sulla validità temporale. Mi sorge poi un dubbio riguardo “l’anamnesi familiare”: i miei fratelli sono nati entrambi con fattore positivo da mamma con fattore negativo a distanza di 6 anni e 9 anni dalla somministrazione alla madre dell’immunoprofilassi. Anche per questo mi chiedo se è possibile qualche alternativa preventiva come ad esempio il test di Coombs effettuato a mie spese più frequentemente, quali e quanti sono i rischi, se non mi sottopongo al trattamento, e se esso ha delle controindicazioni (ho già scaricato dal sito dell’Ulss del dipartimento funzionale materno infantile le indicazioni e per questo sono preoccupata, anche perché ho visto che la linea guida è cambiata solo nel 2021).

Se il test di Coombs non risultasse negativo, è possibile fare l’immunoprofilassi anti-D dopo la 28esima settimana? Oltre al test di Coombs può essere utile il controllo dell’anemizzazione fetale con flussimetria? Dopo le 72h ore dal parto, se non ci sono perdite ematiche dirette o indirette è comunque indispensabile eseguire la somministrazione? Ho letto che il pericolo di scambio materno fetale in gravidanza è del 1% e che con l’immunoprofilassi scende allo 0,2% ; è corretto? Chiedo scusa per tutte queste domande, ma sono preoccupata e vorrei capirne di più. Grazie e buona serata.

Buongiorno signora, se la madre è Rh negativa e il padre Rh positivo di prassi si fa la profilassi antiD in gravidanza e subito dopo il parto. C’è la possibilità di eseguire un test per sapere che Rh ha il nascituro (con prelievo su sangue materno): generalmente si fa durante il prelievo eventualmente scelto dalla coppia per conoscere il DNA fetale. Il test di Coombs viene comunque sempre aggiornato.

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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