Anonimo

chiede:

Gentile Dottore,
mia sorella partorirà con taglio cesareo tra un paio di settimane. Ha 36 anni e la sua gravidanza non ha presentato alcun tipo di problema se non l’aver fatto rilevare la presenza di 2 miomi intramurali, di 9 e 6 cm
di diametro, che verranno asportati in occasione del cesareo e che comunque
non avrebbero impedito il parto naturale in rapporto alla loro collocazione. Desidero sapere se l’intervento sarà lungo e complesso ed eventualmente comporterà un allungamento del periodo di degenza. Mia sorella, già di per sé ansiosa, è particolarmente turbata all’idea,
pur avendo personalmente richiesto il taglio cesareo per far coincidere il
lieto evento con l’asportazione dei miomi e quindi non doversi sottoporre in seguito a questo intervento. Ringrazio anticipatamente per la risposta e porgo cordiali saluti.

Gentile Elena,
se fa finta di essere un medico e pone questo quesito in un congresso,
assisterà ad un bisticcio fra ginecologi per circa un’ora e più. L’argomento
è infatti molto controverso e si impernia sul dilemma se sia giusto o no
asportare i miomi nel corso del taglio cesareo. Vi sono scuole che li
asportano regolarmente ed altre che se ne guardano bene. Chi ha ragione è
difficile a dirsi. Io mi regolo caso per caso, e ne ho asportati diversi. Ma
sicuramente non è un intervento semplice. È anzi gravato da frequenti
complicanze che possono anche portare all’isterectomia. Di questo sua
sorella dovrebbe essere bene informata. Inoltre non condivido che sia sua
sorella a decidere le modalità del parto e il momento della miomectomia,
mentre lascerei al suo ginecologo la decisione, in modo che sia dettata più
da convinzioni professionali che non da ragioni di comodo. Cordiali saluti.

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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Specializzazione

  • Ginecologo