Anonimo

chiede:

Salve, vi contatto per chiedervi delle delucidazioni in merito alla gravidanza di mia sorella, è alla sua prima gravidanza, voluta, ed è al 6° mese, inizialmente felicissima per questa gravidanza anche se per i primi 4 mesi ha sofferto tantissimo per nausea e vomito in modo eccessivo, tanto da scoraggiarsi pensando di dover passare 9 mesi in questo modo, poi fortunatamente entrata nel 5° mese questi brutti sintomi sono andati via via scomparendo portando di nuovo in lei il buon umore, il sorriso e l’allegria che l’hanno sempre contraddistinta. Entrata nel 6° mese durante un’ecografia finalmente si vede il sesso del bambino, sarà un maschietto, e devo dire la verità sin dall’inizio tutti avevamo questo sentore; lei inizialmente sembrava aver gradito questa notizia ma da quel giorno si è andata sempre più “ingrigendo” fino a che un giorno dopo averle chiesto “cos’hai? “scoppia in lacrime e ci informa che non sente più entusiasmo per questa gravidanza, infatti non ha più interesse di andare a comprare la culla e tutto ciò che serve per la nascita del bimbo, che si sente triste dalla mattina alla sera, che ha paura di restare sola, che non riesce a staccarsi dal marito, che non le va più di uscire, che non le va di stare in mezzo alla gente, che ha difficoltà a mangiare, che “forse” sta così perché in fondo voleva una femminuccia e sapendo che invece arriverà un maschietto è rimasta delusa, ma allo stesso tempo si sente in colpa per questo perché si sente di non essere una buona madre nel desiderare una femminuccia… comunque noi le stiamo vicino e non la lasciamo mai sola, cerchiamo di farla ridere, di non darle mai preoccupazioni, ma quando parliamo del suo futuro bimbo o facciamo riferimento a questo, è come se la cosa la infastidisse, non sappiamo come comportarci e poi vi faccio delle domande: facciamo bene a parlare lo stesso del bimbo? Come dobbiamo comportarci con lei? Vi ringrazio anticipatamente e confido nel vostro aiuto!!!

Gentile signora,
la gravidanza è sicuramente un momento molto delicato nella vita di una donna, carico di aspettative e di desideri. Dal quanto racconta, sua sorella, passati i primi mesi difficili, sembrava vivere l’attesa con entusiasmo e serenità. La notizia che sembrerebbe averla turbata è l’aver saputo il sesso del bambino. Succede spesso che si facciano dei sogni ad occhi aperti su quel figlio che non è ancora nato e ci siano delle aspettative, d’altro canto lo stato di tristezza costante, la mancanza di entusiasmo, la paura di stare sola non mi sembrano tutti atteggiamenti imputabili a questo evento. È possibile che sua sorella stia vivendo un momento di disagio legato anche al suo futuro ruolo di madre, abbia delle paure e delle insicurezze che gestisce nel miglior modo possibile, ossia “eliminando il problema”, cioè non parlandone e scoraggiando voi dal farlo. Credo che potrebbe esserle utile invece cominciare a familiarizzare con quel figlio, ad elaborare il dispiacere e la delusione per non aver avuto una bambina e infine di cominciare a sciogliere quel senso di colpa per non sentirsi una buona madre. Tutto questo potrebbe essere agevolato con un supporto psicologico e anche frequentando corsi preparto, dove potrebbe confrontarsi con altre future mamme e normalizzare i suoi vissuti sentendosi non più una mosca bianca.
L’aiuto che potreste darle voi è proprio quello che state già facendo, standole vicino, ma anche suggerendole che in questo momento particolare può aver bisogno di un aiuto più specifico.
Cordiali saluti

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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