Anonimo

chiede:

Gentilissima dottoressa, le scrivo per un problema che mi trovo ad
affrontare tutti i giorni e ormai quasi tutte le notti da sola. Ho 30
anni appena compiuti e convivo con un ragazzo che mi ama. Il mio
problema è che da circa 6 o 7 mesi, continuo a sognare di avere un
bambino, tante volte sogno di essere incinta ma la pancia non cresce
oppure di essere incinta e non trovare un ginecologo… altre volte mi
capita di sognare ad occhi aperti. Parlo tutti i giorni col mio ragazzo
di questo mio desiderio, anche se lui afferma di non essere pronto e che
non abbiamo ancora delle basi definitive per poter pensare di avere un
bambino. Così mi ritrovo ad ascoltare le mie amiche che stanno diventando
mamme e sognare con loro, sempre più con l’amaro in bocca di non poter
provare quella gioia. Mi rendo conto che più avanti la situazione può
cambiare, ma ho paura che alla lunga questo mio problema possa diventare
insostenibile per me e per il rapporto di coppia. E allora mi ritrovo a
consultare siti sulla gravidanza, a passare nel reparto bambini al
supermercato sperando un giorno di poter passare e comprare qualcosa per
mio figlio, sempre di più con l’amarezza e la consapevolezza che
purtroppo questa cosa si deve volere in due persone…

Carissima, il suo desiderio di maternità è molto forte, tanto da farle
sentire un’urgenza che la sua età non giustifica. D’altra parte il desiderio
di divenire madre arriva spesso in un momento ben preciso della vita, e
tutte le riflessioni razionali hanno solo un peso marginale su questo
istinto che si manifesta nel suo caso con tanta forza. Il fatto però che la
titubanza del suo compagno la metta così in crisi mi dà la sensazione che il
progetto di un figlio lei lo stia facendo da sola, come se si vedesse lei
come madre, ma nei suoi sogni, a occhi chiusi o aperti, non ci fosse il suo
compagno. Questo può minare la stabilità della vostra coppia, in quanto è
come se lei stesse da un’altra parte, fosse proiettata in avanti (verso il
progetto di un figlio), mentre il suo compagno sta rimanendo indietro, con
il rischio che il desiderio di maternità che sente la faccia decidere di non
attendere più i tempi del suo uomo. Se pensa di amare questa persona al
punto da attenderla, il bambino che avrete tra qualche anno sarà accolto con
uguale attesa, entusiasmo e partecipazione sia dalla mamma che dal papà,
invece di essere il frutto di un braccio di forza tra i suoi genitori. Se al
contrario non è disposta ad attendere i tempi di questa persona, è
importante per lei capire se si tratta solo della persona sbagliata per lei,
o se dentro di lei c’è il desiderio di un figlio senza necessariamente avere
un compagno accanto. Sento tra le righe della sua lettera molta rabbia nei
confronti di quest’uomo che non le permette di esprimere una parte di sé che
chiede così tanto di emergere e realizzarsi in questo momento; cerchi di
capire da dove arrivano questa rabbia e questa amarezza, perché in questo
momento per lei è così difficile attendere un anno o due, comprendere le
ragioni dell’altro. Si chieda cosa significa per lei diventare madre, cosa
sente che le viene negato chiedendole di rimandare di un po’, in cosa non
viene riconosciuta. E non si periti a chiedere eventualmente aiuto ad uno
psicoterapeuta se le risposte non arrivano ma la sofferenza continua a
tormentare lei e la relazione con il suo compagno. Ciò non metterà in
discussione il suo bisogno di maternità, le permetterà però di affrontarla,
quando arriverà, con una consapevolezza di sé maggiore e più profonda, e
sarà uno strumento preziosissimo nel suo viaggio profondo del diventare
madre.

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

Fai la tua domanda Tutte le domande
Ti è stato utile?
Non ci sono ancora voti.
Attendere prego...

Specializzazione

  • Psicologo