Anonimo

chiede:

Egr. Dottori, salve!
Il mio nome è Cristina e ho 30 anni. Ho appena terminato la 15 settimana
di gravidanza; da oggi entro nella sedicesima. È la mia seconda gravidanza
in quanto ho una bimba di circa 15 mesi. Vi dirò che la prima gravidanza a parte un periodo di riposo di circa un mese per contrazioni e successivamente un piccolo distacco di placenta, a partire dal quarto mese
è proseguita magnificamente. In questo caso vi scrivo perché sono a riposo da un mese (possibilmente a letto o comunque seduta senza poter fare quasi nulla), ovvero da quando in occasione della seconda visita mensile dalla mia ginecologa mi è stato riscontrato il collo dell’utero anteriorizzato. Inoltre durante il giorno avverto ogni tanto delle contrazioni (dolori simili a quelli mestruali). Da giovedì scorso ho iniziato ad assumere la vasosuprina, inizialmente per due volte al giorno, da ieri ogni otto ore. Quasi ogni settimana in questo mese la mia ginecologa mi ha visitato non riscontrando modifiche. Inoltre ho una infezione alle vie urinarie che ho curato con due bustine
di Monuril e sto aspettando di ripetere l’analisi per vedere se è passata. Quello che vorrei sapere da Voi, data la Vs. esperienza, è se questa situazione potrà normalizzarsi. Inoltre vorrei sapere se questa situazione può essere imputata al poco tempo intercorso tra le due gravidanze, se risulta pericolosa l’infezione urinaria ed eventualmente cosa fare nel
caso la situazione rimanesse tale. È vero che il collo dell’utero potrebbe rimanere così, ma una volta passate le contrazioni potrei correre meno rischi e condurre una vita più normale (chiedo soltanto di poter uscire
con la mia bambina o giocare un po’ con lei)? Mi auguro di ricevere una Vs. risposta; mi scuso per essermi dilungata troppo. Saluti affettuosi e vivi ringraziamenti.

Gentile Cristina,
è impossibile fare previsioni, come ci chiede, e cioè se tutto si
normalizzerà o se ci sarà un peggioramento, per quanto esperti. Posso dirle
che se la lunghezza della cervice è sufficientemente conservata, il rischio
è basso. Questo può essere verificato per mezzo dell’ecografia transvaginale
che è in grado di valutare anche l’orifizio uterino interno. L’infezione
urinaria va sicuramente curata a fondo perché può essere all’origine di
ulteriori complicanze. Il tempo intercorso tra le due gravidanze è
irrilevante. Cordiali saluti.

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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  • Ginecologo