Anonimo

chiede:

Gentile Dottoressa, mia figlia di quasi sette mesi piange terribilmente per dormire. Non vuole dormire con nessuno a parte me e solo con il seno ma spesso dopo aver ciucciato anche quaranta minuti non si addormenta e continua a piangere fino a che stremata non crolla. Questa situazione mi rende molto stanca e nervosa perchè non ho un attimo di pace e mi sfinisce sentirla piangere fino a farsi mancare il fiato e non poter contare sull’aiuto di mio marito. Vorrei tanto essere più paziente perchè certe volte le urlo, ovviamente ottenendo niente. Distinti saluti

Carissima, le informazioni che mi fornisce sono davvero poche per poter avere un’idea precisa di quelli che possono essere i motivi del comportamento di sua figlia. Quello che mi viene da dirle è che innanzitutto ci sono bambini che non hanno un buon rapporto con il sonno e letteralmente lottano contro di esso, piangendo in maniera inconsolabile quando sentono giungere la stanchezza, anzichè rilassarsi e accettare con sollievo l’arrivo della nanna. Spesso questi bambini piangono anche al risveglio, non so se è anche il caso di sua figlia. Non mi dice niente di come è stata “educata” al sonno finora la bambina. Posso suggerirle, se già non lo fa, di creare dei rituali della buonanotte che possano rilassare la piccola e accompagnarla gradualmente al sonno. Per quanto riguarda il fatto che sua figlia voglia dormire solo con lei, anche qui avrei bisogno di saperne di più: non so, ad esempio, se la bambina è abituata a stare solo con lei, per cui probabilmente si sente rassicurata solo dalla sua presenza al momento dell’addormentamento, o se il babbo o i nonni hanno una modalità di addormentarla che non le piace e che quindi non è efficace. Il pianto di sua figlia, soprattutto se prolungato per così tanto tempo, è stremante per lei come lo sarebbe per chiunque altro, ma fa lei stessa esperienza del fatto che lasciarsi innervosire da esso e perdere la pazienza non fa altro che aumentare la tensione della bambina anzichè il rilassamento. Al contrario, se sua figlia la sente serena e decisa al momento di fare la nanna, questo sarà per lei un messaggio molto più rassicurante del suo, pur pienamente comprensibile, nervosismo.

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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