Anonimo

chiede:

Buongiorno dottoressa, sono una donna di 32 anni sposata da quasi 3 anni, e senza figli… ed è proprio questo il motivo che mi spinge a contattarla. Dopo alcuni mesi di tentativi abbiamo cominciato a fare controlli, sia io che mio marito, e il responso dello spermiogramma ha giustificato la mancata fecondazione: azoospermia. Questa parola mi rimbalza continuamente nella testa, io vorrei essere forte e sostenere lui, nel momento in cui ci hanno letto il referto non ho pensato minimamente ad una forse impossibilità alla procreazione, ma a come poteva vivere lui questa condizione. Vorrei riuscire a preservare l’integrità e la solidità del nostro rapporto, perché temo scivoloni che coinvolgerebbero la nostra vita. Forse la mia mail non rappresenta una domanda, ma l’intenzione di voler sfogarsi con qualcuno che mi possa far vedere questa situazione da un punto di vista diverso, sempre che ce ne sia. Grazie per l’attenzione.

Buongiorno, dalle sue parole traspare la volontà di mantenere solido il rapporto con suo marito a seguito di un’eventuale impossibilità alla procreazione e, questo, è già un buon punto di partenza: sta, infatti, mettendo al primo posto la vostra coppia. Condividere questo momento dando voce alle emozioni di entrambi, potrebbe aiutarvi ad affrontare la difficile situazione uscendone più uniti di prima. I migliori auguri.

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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Specializzazione

  • Psicologo