Anonimo

chiede:

Salve, ho 34 anni, da circa 4 mesi da un’alimentazione vegetariana sono passata ad un’alimentazione vegana: consumo frutta e verdura, frutta secca, cereali di ogni tipo, legumi, tofu e seitan, no carne e pesce, no uova e né latticini che peraltro sono intollerante dalla nascita. Un’alimentazione di questo genere può pregiudicare la crescita del mio bambino (ho scoperto ieri di essere in attesa)? È opportuno che inserisca degli altri alimenti oppure degli integratori alimentari? Grazie.

Gentile lettrice, sulla sua domanda si potrebbe dibattere a lungo. In linea di principio, come nutrizionista, devo informarla che il fabbisogno di alcuni elementi (come ad esempio calcio e ferro) durante la gravidanza si accresce fino a livelli che difficilmente risultano raggiungibili con un’alimentazione vegana. Detto questo, è ovvio che la scelta vegana è una scelta di vita, di carattere ed ordine senz’altro superiore a quella che si può operare sulla base di semplici calcoletti per stabilire quanti milligrammi di questo o di quell’altro c’è scritto che bisogna mangiare. Quello che il suo ginecologo o meglio nutrizionista dovrà fare, è spendere le proprie competenze per cogliere gli aspetti positivi della sua scelta e cercare di prevenire (magari con integratori) eventuali aspetti potenzialmente in grado di determinare carenze per il feto. Al meglio delle mie conoscenze non ci sono molti studi circa gli esiti gravidici di donne vegane, per cui la scienza non ci aiuta a supportare in anticipo certe scelte. Vi sono diverse evidenze che indicano invece la sicurezza in gravidanza dell’alimentazione vegetariana.
Cordialmente,

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

Fai la tua domanda Tutte le domande
Ti è stato utile?
Non ci sono ancora voti.
Attendere prego...

Specializzazione

  • Nutrizionista