Si tratta di un adattamento del nome russo Соня (Sonja), che non è altro che un ipocoristico di Софья, ovvero Sof’ja, cioè Sofia.

Sonia è anche un nome molto usato in diverse opere russe di grande successo, fra le quali spiccano, ad esempio, Delitto e castigo di Dostoevskij (1866), Guerra e pace di Tolstoj (1865) e Zio Vanja di Čechov (1899), cosa che ha permesso di diffondere il nome in tutta Europa. Nel nostro Paese si è attestato un po’ prima, verso la fine del 1800, ed è ad oggi sparso nel Centro e nel Nord, specialmente in Toscana. Anche nei Paesi scandinavi era popolare nella prima metà del XX secolo.

Il nome può essere scritto in modi diversi, fra cui Sonja e Sonya; attualmente in Italia la sua popolarità è andata un po’ scemando: nel 1999 sono state 533 le neonate così chiamate, mentre nel 2020 le nuove nate cui questo nome è stato assegnato sono state solo 107.

Sonia non ha di per sé un onomastico, in quanto non esistono sante o beate che portano questo nome; pertanto, può essere considerato adespota ed essere quindi celebrato il 1° novembre, in occasione di Ognissanti. Ma, essendo come abbiamo detto un ipocoristico di Sofia, è anche possibile festeggiarne l’onomastico proprio lo stesso giorno di santa Sofia, martire a Roma con le sue tre figlie, ovvero il 30 settembre.

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