Lucia deriva dal praenomen latino Lúcia, femminile di Lucius, basato sul termine lux, “luce”, e può pertanto significare “luminosa”, “splendente”. Nei tempi antichi veniva attribuito alle bambine nate alle prime luci del mattino.

Suoi diminutivi sono Lucilla e Lucina (che però può anche avere origine indipendente), altri derivati del nome includono il patronimico Luciana e Lucilia e la forma elaborata di origine letteraria Lucinda.

Il cambio dell’accento, che ha portato alla forma italiana Lucìa, deriva dalla traduzione greca Lukìa, ma, in virtù della differenza fonetica attuale fra Lucio e Lucia, i due nomi hanno tradizioni onomastiche separate.

Lucia è risultato il settimo nome femminile per diffusione nel XX secolo in Italia, e può quindi essere considerato molto popolare, benché in tempi recenti la sua diffusione sia calata; la popolarità si deve soprattutto al culto della martire siracusana Lucia, venerata durante il Medioevo e grazie alla quale si diffuse in tutta l’Europa cristiana. Il 13 dicembre, santa Lucia, è tradizionalmente il giorno più corto dell’anno, e quello in cui la santa, in sella a un asinello, secondo la leggenda girerebbe di casa in casa per controllare che i bambini si siano comportati bene, e per lasciare qualche dono.

Il nome ha in seguito mantenuto la sua popolarità grazie ai personaggi di Lucia Ashton, protagonista dell’opera lirica Lucia di Lammermoor di Gaetano Donizetti, e di Lucia Mondella, eroina del romanzo I promessi sposi di Alessandro Manzoni.

Nel 2019 il nome è stato attribuito a 696 neonate (erano 1335 nel 1999). L’onomastico, come detto, si celebra il 13 dicembre, in memoria di santa Lucia, vergine e martire a Siracusa, patrona della vista.

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