Nome molto antico, Lino è il continuo del tardo nome latino Linus, il quale, non avendo alcuna tradizione onomastica etrusca o latina, è probabilmente riconducibile all’antico nome greco Λινος (Linos), anche se non ci sono informazioni neppure sull’etimologia di questo nome. Viene comunque spesso condotto al termine greco λῐ́νον (línon), che indica il tessuto di lino, ed è un vocabolo di origine non indoeuropea. Secondo altre fonti, invece, il nome Lino potrebbe derivare da αἴλινος, ailinos, ovvero “canto funebre”, in un termine che viene spesso indicato come derivante da ai Lines!, visto che ai era infatti un’esclamazione di dolore tipica nell’antica Grecia, anche se appare più plausibile che derivi dal fenicio ai lanu (“dolore a noi”), un lamento autunnale per la vegetazione morente.

Il nome è comunque presente già nella mitologia greca, dove è attribuito a molte figure, fra cui il figlio di Apollo e maestro di musica di Ercole Lino, ucciso dal suo stesso padre; è inoltre il nome del secondo Papa, che potrebbe essere lo stesso Lino citato da Paolo nella seconda lettera a Timoteo, 4:21, e in fondo, proprio in onore di San Lino, secondo pontefice e primo successore di Pietro, l’onomastico viene festeggiato il 23 settembre. Tale figura biblica, inoltre, ha anche permesso la diffusione del nome nei Paesi anglofoni a partire da XVII secolo.

Impossibile non menzionare il famosissimo Linus, personaggio dei Peanuts creati da Schulz.

In Italia il nome Lino, per quanto meno diffuso adesso, è piuttosto diffuso, soprattutto come abbreviazione di altri nomi come Natalino, Pasqualino, Michelino, in particolar modo nel Sud Italia. Ovviamente altrettanto diffusa è la sua variante femminile, Lina.

Dal 1999 la diffusione del nome nel nostro Paese ha subito un leggero calo, e nel 2019 sono stati appena 9 i bambini chiamati in questo modo.

Seguici anche su Google News!
Ti è stato utile?
Non ci sono ancora voti.
Attendere prego...

Categorie

  • Bambino (1-6 anni)