Crescere è una fatica e a volte anche doloroso; non è un semplice modo di dire, ma anche una condizione molto diffusa nei bambini, specialmente in quelli in età prescolare e scolare. Non parliamo di una vera e propria malattia, anche perché non ci sono conferme scientifiche in tal senso sulla dannosità e pericolosità di questo fenomeno.

Eppure molti bambini a partire dai 3 anni lamentano dei dolori alle gambe che non hanno, dopo attenta diagnosi differenziale per scongiurare cause gravi che determino questi fastidi agli arti inferiori, apparente spiegazione. È la condizione che viene diffusamente chiamata come dolori della crescita.

Si può parlare di “dolori della crescita”?

Di per sé è scorretto parlare di dolori della crescita (tanto che ci sono specialisti che prediligono l’espressione dolore ricorrente notturno agli arti nei bambini) in quanto lo sviluppo fisico dei bambini non è, in nessuna fascia d’età, doloroso.

Non c’è dolore nella crescita delle ossa né nello sviluppo motorio o neurologico, ma nonostante questo molti bambini lamentano una condizione di questo tipo. Sebbene, quindi, l’espressione può essere propriamente fuorviante questo è un disturbo di cui tenere conto per assicurare ai propri bambini una crescita serena.

Il meccanismo dei dolori della crescita

Oltre a quanto detto nella premessa terminologica, intorno ai cosiddetti dolori della crescita non ci sono conferme scientifiche sulle cause che li determinerebbero. Sicuramente non sono associati agli scatti di crescita e probabilmente, verificandosi solo di notte, possono essere legati all’eccessiva attività diurna.

Un elemento di cui tenere conto è quello della soglia del dolore di ogni bambino che può incidere sulla percezione del fastidio alle gambe.

Dolori della crescita: i sintomi principali

I dolori della crescita sono facilmente riconoscibili e sospettabili perché si manifestano sostanzialmente come un dolore o una pulsazione che colpisce entrambe le gambe, ma che riguarda i muscoli (la parte anteriore delle cosce, i polpacci e le ginocchia) e non le articolazioni e si manifesta sostanzialmente solo la sera o la notte.

Il fastidio dei dolori della crescita non è da banalizzare né sottovalutare in quanto può essere talmente invasivo da svegliare il bambino e creare così tutte le conseguenze negative legate a un sonno disturbato. Spesso nei bambini che soffrono di dolori della crescita è maggiore la probabilità di avere anche dolori addominali e mal di testa. Il dolore alle gambe non è costante, ma può non manifestarsi per giorni per poi ripresentarsi improvvisamente.

Un aspetto importante di cui tenere conto è che questi dolori non interferiscono con la capacità di praticare sport o svolgere le normali attività quotidiane anche perché, come detto, sono limitati alle ore serali.

Come alleviare i dolori della crescita

La prognosi dei dolori della crescita è sempre positiva, in quanto è un fenomeno che si risolve spontaneamente nel giro di un paio d’anni e nel corso del tempo tende a ridursi di intensità. Nonostante questo, essendo fastidioso, necessita di un intervento da parte dei genitori.

È necessario che l’approccio sia corretto e che si eviti assolutamente la somministrazione di farmaci (come l’aspirina) e antidolorifici. Tale decisione, eventualmente, è di competenza del pediatra che deve valutare attentamente la situazione. Il consiglio è quello di praticare dei massaggi sulle gambe o di posizionarvi una borsa dell’acqua calda, così come prendere l’abitudine di fare un bagno caldo prima di andare a dormire.

Nei bambini più grandi è possibile provare anche a praticare, nel tardo pomeriggio o prima di andare a dormire, degli esercizi di stretching e distensione muscolare che possano prevenire i tipici dolori della crescita.

Qualora i sintomi fossero persistenti, durassero anche al mattino, si estendessero alle articolazioni o ad altre parti del corpo (prevedendo anche debolezza, zoppia, febbre, gonfiore e malessere generale) è fondamentale rivolgersi al proprio pediatra. La diagnosi vera e propria dei dolori della crescita si basa fondamentalmente sull’anamnesi e l’esame visivo e, solo in presenza di segni specifici, può prescrivere un approfondimento diagnostico tramite analisi del sangue o una visita ortopedica.

Prima di recarsi dal medico è utile registrare quante più informazioni possibili (frequenza dei dolori, cosa aiuta ad alleviare i fastidi, stile di vita, attività svolte durante il giorno, eccetera) da sottoporre alla sua attenzione in modo che possa riconoscere gli elementi tipici dei dolori della crescita, rassicurare i genitori, consigliare sul da farsi o, in caso contrario, gestire correttamente la situazione per aiutare a individuare la causa dei dolori che colpiscono le gambe dei bambini.

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  • Bambino (1-6 anni)