Essere genitore oggi non è semplice, nessuno ha il libretto delle istruzioni, ogni coppia genitoriale si orienta verso uno stile educativo genitoriale che rispecchi il suo vissuto e le sue esperienze.

Gli studi della psicologa Diana Baumrind e dei ricercatori di Standford Eleonor Maccaby e John Martin dimostrano che esistono 4 possibili stili genitoriali, ognuno con le proprie caratteristiche che derivano dalla combinazione di due livelli: quello del controllo e quello di supporto. Il livello di controllo si riferisce alle pressioni esercitate dai genitori per stimolare comportamenti socialmente adeguati nei figli; quello di supporto si riferisce al sostegno, alla vicinanza emotiva e alla disponibilità a soddisfare i bisogni dei figli.

Perché seguire uno stile educativo genitoriale preciso?

Se la domanda che spesso i genitori si pongono è: Che tipo di genitore voglio essere? E la risposta non sempre è chiara, allora capire le caratteristiche dei 4 stili genitoriali è fondamentale per crescere bimbi sereni e felici.

Ogni stile genitoriale ha effetti diversi sul comportamento dei bambini e può essere identificato da caratteristiche quali:

  • gradi di reattività: ovvero la misura in cui i genitori sono affettuosi e sensibili ai bisogni dei loro figli;
  • gradi di esigenza: la misura del controllo che i genitori esercitano sui loro figli nel tentativo di influenzare il loro comportamento.

Questi 4 principali stili educativi genitoriali:

  1. permissivo;
  2. autorevole;
  3. negligente;
  4. autoritario.

Primo stile: il genitore permissivo

Il primo stile genitoriale analizzato è denominato dalla psicologia come “genitore permissivo”. Le caratteristiche intrinseche di tale modello sono:

  • alta reattività, bassa richiesta;
  • il genitore comunica apertamente e di solito lascia che i figli decidano da soli;
  • non dà indicazioni ai figli;
  • regole e aspettative non sono stabilite (o vengono applicate raramente);
  • fa di tutto per rendere felici i propri figli, (a volte rimettendoci personalmente);
  • hanno maggiori possibilità di assumere un ruolo di amicizia con i loro figli, piuttosto che genitoriale;
  • tendono a evitare i conflitti;
  • spesso acconsentono alle richieste dei loro figli al loro primo segno di angoscia.

In pratica, tali genitori consentono ai loro figli di fare ciò che vogliono e offrono una guida molto limitata.

Secondo stile: il genitore autorevole

I tratti comuni più evidenti sono:

  • alta reattività, alta richiesta;
  • stabilisce regole e aspettative chiare per i propri figli ma è abbastanza flessibile e comprensivo;
  • buon livello comunicativo e di ascolto;
  • considera i pensieri, i sentimenti e le opinioni dei propri bambini;
  • aiuta i figli a riflettere e imparare dagli errori;
  • è premuroso, solidale e rispetta i bisogni dei figli.

In conclusione, i bambini che hanno genitori autorevoli tendono ad essere autodisciplinati e sviluppano un modo di pensare autonomo.

Terzo stile: il genitore negligente (o non coinvolto)

Questa tipologia di genitorialità si basa su:

  • bassa reattività, bassa richiesta;
  • i bambini si occupano principalmente di loro stessi, molto probabilmente perché questo genere di genitore è indifferente ai loro bisogni o non è coinvolto abbastanza;
  • offre poca cura, attenzione e la guida è quasi assente;
  • ha problemi di autostima e difficoltà a formare relazioni intime;
  • non applicano regole o molto di rado;
  • appaiono freddi e distaccati anche se tale atteggiamento non è intenzionale;

Questo stile genitoriale è spesso accompagnato da un senso generale di indifferenza. Hanno un impegno limitato con i loro figli causato dai molti problemi legati alla loro mancanza di autostima.

Quarto stile: il genitore autoritario

Questo ultimo stile genitoriale è considerato il più “duro” dei quattro. In modo particolare, le caratteristiche di base di un genitore autoritario sono rappresentate da:

  • elevata richiesta, bassa reattività;
  • impostazione di regole rigorose;
  • poca considerazione dei sentimenti dei figli e delle esigenze sociali, emotive e comportamentali;
  • la frase che spesso ripete un genitore autoritario sarà: “perché l’ho detto io”;
  • adotta una comunicazione unidirezionale (da genitore a figlio);
  • utilizza una disciplina severa nel tentativo di avere il pieno controllo sui figli;

Questo rigido stile genitoriale spesso è giustificato come un amore duro (tough love) e causa stress infantile nel lungo periodo. I genitori autoritari spesso parlano con i loro figli senza volere da loro alcun input o feedback.

Quale stile educativo si adatta al proprio modo di essere genitore

Quando si tratta di essere dei buoni genitori, non esiste una regola unica e precisa per tutti. La ricerca psicologica sviluppata sulla genitorialità spiga che non è necessario seguire un solo stile, poiché nel corso della crescita del bimbo potrebbero esserci momenti in cui è necessario utilizzare un approccio genitoriale diverso avendo sempre una certa moderazione.

I genitori di maggior successo sono coloro che sanno quando cambiare stile a seconda della situazione in cui si trovano e, così facendo, crescono bambini di successo.

Per esempio, un genitore autorevole potrebbe in alcune circostanze voler diventare più permissivo quando un figlio si trova in difficoltà, lasciando andare un po’ di controllo. Così come un genitore permissivo potrebbe, in alcuni casi, diventare più severo se entra in ballo la sicurezza del figlio.

È fondamentale che i genitori riescano a trovare il giusto equilibrio e ad essere flessibili e individuare quando cambiare stile a seconda della situazione in cui si trovano sapendo rispettare valori e principi permettendo così la creazione di un rapporto genitori – figli sano e positivo.

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  • Bambino (1-6 anni)