Non è poi difficile intuire il significato del nome Candida – e del corrispettivo maschile, ovviamente -: arriva dal tardo latino Candida (Candidus al maschile), e la derivazione è, ovviamente, quella di candidus, ovvero “candido”, “bianchissimo”, che è però interpretabile anche con il significato di “puro”, “innocente”.

La radice etimologica di candidus deriva da candēre, “essere bianco”, “splendere”, che a sua volta trae origine dalla radice protoindoeuropea kand, “brillare”, “splendere”. Da quesa radice, se ci si pensa bene, deriva anche la parola “candela”.

Candida festeggia il suo onomastico il 20 settembre, in onore di santa Candida, vergine e martire a Cartagine sotto Massimiano, patrona di Ventotene; anche nelle sue varianti straniere il nome rimane Candida. Se al tempo dell’Illuminismo il nome, nella sua declinazione al maschile, fu resto piuttosto celebre dall’opera di Voltaire, Candido, in Inghilterra il nome femminile cominciò invece a diffondersi grazie in particolare all’opera omonima di George Bernard Shaw, Candida appunto, una commedia in tre atti scritta nel 1895.

Nel nostro Paese il nome è caduto abbastanza in disuso negli ultimi anni, tanto che dal 2008, con qualche rara eccezione, ci sono meno di cinque bambine all’anno chiamate così. Resta comunque un nome piuttosto diffuso, portato in Italia complessivamente da oltre 15 mila persone.

 

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  • Bambino (1-6 anni)