L’inizio dell’età scolare è una fase importante della crescita dei bambini. In Italia l’obbligo scolastico inizia all’età di 6 anni (prima il sistema educativo è suddiviso nei servizi educativi per l’infanzia e le scuole dell’infanzia). Ci sono casi in cui è possibile anticipare l’ingresso alla scuola dell’obbligo ed è quanto regolamentato dal Decreto legislativo 59 del 19 febbraio 2004 in materia di Definizione delle norme generali relative alla scuola dell’infanzia e al primo ciclo dell’istruzione.

Parliamo quindi dei cosiddetti bambini anticipatari, dei requisiti per accedere prima alla scuola dell’obbligo (quella che una volta veniva chiamata primina) e quali sono i vantaggi e gli svantaggi di una scelta di questo tipo.

In cosa consiste l’anticipo scolastico

L’anticipo scolastico è l’ingresso alla scuola dell’obbligo da parte del bambino prima che egli compia l’età prevista.

La legge italiana prevede, come chiarito dal Ministero dell’Istruzione e del Merito, due tipologie di anticipo. Il primo relativo all’iscrizione alla scuola dell’infanzia e il secondo quello per l’iscrizione alla scuola primaria.

L’ammissione alla scuola dell’infanzia è consentita ai bambini che compiono tre anni entro il 30 aprile dell’anno scolastico di riferimento. Similmente è consentita l’iscrizione alla scuola primaria ai bambini che compiono 6 anni di età entro il 30 aprile dell’anno scolastico di riferimento.

Bambini anticipatari: i requisiti

Oltre all’aspetto anagrafico è necessario considerare le condizioni dei bambini anticipatari e degli istituti presso i quali i genitori fanno richiesta di iscrizione. Gli anticipi di iscrizione alla scuola dell’infanzia, infatti, così come definito dal DPR 89/2009, è condizionata, dal punto di vista delle strutture, alla disponibilità dei posti e all’esaurimento delle eventuali liste di attesa e alla presenza di dotazioni idonee dal punto di vista dell’agibilità e della funzionalità. Inoltre il bambino deve ricevere una valutazione pedagogica e didattica condotta dal collegio dei docenti sui tempi e le modalità dell’accoglienza.

Discorso diverso e più articolato, anche considerato l’obbligatorietà, per l’iscrizione alla scuola primaria. I genitori hanno facoltà di chiedere l’iscrizione del proprio figlio alla scuola primaria con un anno di anticipo (purché il bambino abbia compiuto i 6 anni entro il 30 aprile) ma, così come chiarito dalla circolare ministeriale 22994 del 13 novembre 2019, sono da rispettare delle raccomandazioni, sia per le famiglie che per le scuole.

Le famiglie devono consultare i docenti della scuola di provenienza per valutare le capacità del bambino e la sua idoneità all’anticipo. Le scuole che decidono di accogliere i bambini anticipatari devono rivolgersi loro con cura e attenzione, specialmente nella fase iniziale per assicurare un adeguato inserimento.

I benefici dell’anticipo scolastico

Generalmente la scelta dei genitori di iscrivere i propri figli alla scuola dell’obbligo prima di quanto prevista è motivata dalle qualità del bambino. Un bambino che sa già leggere, contare ed è particolarmente curioso, attento e favorevole all’apprendimento può risultare “sprecato” in un ambiente scolastico inferiore a quelle che sono le capacità che egli ha effettivamente raggiunto a prescindere dall’elemento anagrafico.

Considerando come, specialmente nel contesto attuale, i bambini crescono già particolarmente stimolati, l’inserimento in un contesto educativo adeguato si rivelerebbe utile alla loro crescita.

Le difficoltà comuni dei bambini anticipatari

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Fonte: iStock

Allo stesso tempo sono da evidenziare diverse criticità nei bambini anticipatari. Se è vero che oggi i bambini sono più stimolati che un tempo, è altrettanto vero che questa non è una condizione favorevole per la loro crescita. Ogni età ha le sue fasi e necessità e anticiparle può rivelarsi controproducente sia dal punto di vista prettamente cognitivo, ma anche e soprattutto da quello relazionale e affettivo.

Non è infatti da sottovalutare l’elemento sociale della scuola dell’infanzia nella quale il bambino cresce e si confronta con un gruppo di coetanei. Le differenze nel livello di apprendimento e acquisizione di competenze non è un elemento utile a giustificare questa scelta. Senza dimenticare come essere un bambino “più avanti” nella scuola dell’infanzia si converte automaticamente nell’essere un bambino “più indietro” nella scuola primaria.

Uno studio condotto dall’Università di Standford ha evidenziato come nei bambini anticipatari vi è un maggior rischio di sviluppare problemi di attenzione, iperattività e una minore capacità di autocontrollo. Molto, ovviamente, dipende dalle caratteristiche del singolo bambino, ma sembra esserci una componente “strutturale” legata alla volontà di voler bruciare le tappe quando non è questo quello di cui hanno bisogno i bambini.

Per questo motivo una scelta di questo tipo, per quanto difficile e impegnativa, è consigliato valutarla attentamente anche e soprattutto tramite il consulto con gli insegnanti e gli educatori della scuola dell’infanzia. Essi, oltre alle competenze professionali e alla condivisione quotidiana e regolare del tempo con ciascun bambino, sono in grado di fornire elementi preziosi per comprendere qual è la soluzione migliore per il proprio bambino.

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  • Bambino (1-6 anni)