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Una serata al ristorante con bambini piccoli può diventare molto, molto complicata. E spingere i genitori a evitare luoghi pubblici con i figli per avere la speranza di godersi una serata. Bastano piccole accortezze però per vivere un'uscita di famiglia in serenità. Ecco quali sono.
Bambini al ristorante, gioie e dolori. Lo sanno bene i genitori che, spinti dalla voglia di vedere gli amici o di fare qualcosa di diverso, decidono di organizzare una serata fuori con i propri figli e si ritrovano a pentirsene, in qualche caso, pochi minuti dopo aver ordinato. Non sempre è così tragica, perché la congiunzione astrale che permette a una famiglia con bambini da 0 ai 6 anni di godersi una serata al ristorante ha troppe variabili, non sempre così drammatiche.
Ci sono bambini che si adattano con facilità a ogni situazione e genitori in ansia che i piccoli possano disturbare, sporcare o non vivere in serenità un’uscita. Così come esistono mamme e papà molto rilassati e bambini che proprio non ne vogliono sapere di mettere il naso fuori di casa.
Vero è che quando i bambini cambiano ambiente, soprattutto se sono neonati o molto piccoli, il loro mondo viene destabilizzato (seppur per il tempo di una cena). Ed è quindi sempre necessario mettersi nei loro panni e cercare di anticipare le loro esigenze per vivere un pranzo o una cena il più serenamente possibile. Insomma, è nell’interesse del genitore far sì che fili tutto liscio
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Il neonato ha bisogni, ritmi ed esigenze particolari, che evolvono man mano che cresce. Va da sé che portarlo al ristorante o in vacanza, stravolgendo totalmente le sue abitudini, può comportare delle piccole crisi di pianto, un rifiuto al riposo anche se è stanco, mancanza di appetito. Niente di tutto questo è “colpa” del bambino: non lo fa per dispetto, semplicemente ha bisogno di più tempo per calibrarsi rispetto all’ambiente che lo circonda, alla temperatura, al rumore e ai nuovi orari.
Andare al ristorante con un neonato è una cosa fattibile (non ci sono cose impossibili con i bambini al seguito!) ma con qualche accorgimento:
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Come dicevamo, ogni bambino ha bisogni e ritmi a sé stanti, così come unica è la sua famiglia. Non si possono decretare regole generali ma solo quelle di buon senso che partono dalla scelta del ristorante, agli orari dei pasti, ai giochi per intrattenerli. Ecco quindi un piccolo approfondimento in merito così che tutta la famiglia possa godersi l’uscita e qualche piccola regola, prima di entrare nel merito:
Ci sono varie tipologie di ristorante adatte ai bambini e alle loro famiglie: quelle con area giochi interne ed esterne, con spazi all’aperto e con animazione inclusa nel servizio. L’offerta è incredibile e variegata anche nelle città italiane più piccole, quindi sta al genitore scegliere il locale in base a gusti, preferenza e ovviamente menu.
Optare per un locale molto intimo, con pochi posti a sedere e spazio limitato per muoversi però potrebbe non essere funzionale: i bambini costretti a tavola per molto tempo potrebbero essere frustrati dall’immobilità e dal fatto di non poter parlare ad alta voce. Selezionare un locale con spazi adeguati e circoscritti – magari con aree gioco in cui il bambino è a portata di mamma e papà e perfettamente al sicuro – è un’ottima idea.
Nonostante questo, anche i ristoranti con area giochi non sempre rispondono ai requisiti: i gonfiabili possono attirare i bambini piccoli (1-2 anni) senza però essere adeguati alla loro mobilità. Quelli più grandi (4-5 anni) non sono ancora del tutto autonomi per rimanere da soli in aree anche molto affollate, costringendo i genitori a rimanere con loro per la durata della cena.
Un equilibrio tra le esigenze di tutti è possibile? Sì, optando per locali non solo per famiglie, ma che pure sono attenti alle esigenze dei bambini.
Ci sono molti locali attrezzati per fornire ai bambini fogli e colori, oltre che menu adeguati ai loro gusti. Quindi informarsi prima se questo baby kit è presente è un buon modo per non partire da casa con una borsa piena di giochi. In alternativa, per bambini più grandi che non amano stare a lungo seduti a tavola ma che pure stanno imparando a seguire questa regola, si possono facilmente trasportare i giochi di carte (compatti e sicuri, che coinvolgono tutta la famiglia), penne e quaderni per colorare e piccoli giochi con i quali costruire un racconto mentre si mangia.
Un blocknotes, per piccoli che amano il gioco simbolico e il “fare finta”, può essere un ottimo strumento per giocare al ristorante, prendendo le ordinazioni di mamma e papà mentre si aspettano le pietanze.
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Articolo originale pubblicato il 11 agosto 2021
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