
Se il latte fatica a uscire dal seno può verificarsi un "ingorgo mammario": i consigli per prevenirlo e i rimedi naturali per curarlo.
In cosa consiste la rilattazione e quali sono le tecniche più efficaci per favorire la ripresa dell'allattamento al seno o stimolare la produzione di latte.
Rilattazione si o no? Molte mamme si pongono questa domanda, specie dopo un periodo più o meno lungo di sospensione della produzione del latte, condizione che può sopraggiungere per svariati motivi.
Esistono diverse tecniche di stimolazione che possono favorire la ricomparsa del latte materno e certamente tornare ad allattare è possibile, ma ogni caso deve essere valutato attentamente da uno specialista. Proviamo a capire in cosa consiste la rilattazione, quando è necessaria e quali sono i vantaggi e i potenziali rischi ad essa legati.
La rilattazione consiste in una serie di accorgimenti, tecniche e procedure volte a stimolare la ricomparsa del latte materno dopo un periodo di interruzione. Al tempo stesso, con questo termine si indica genericamente anche l’induzione della lattazione, ovvero la produzione di latte partendo da zero (es. mamme adottive).
In generale, il primo caso è quello di più facile risoluzione, soprattutto se l’allattamento al seno è stato interrotto per poco tempo. La seconda evenienza è quella più complessa e talvolta prevede l’assunzione di galattagoghi che sarà cura del medico prescrivere.
In entrambi i casi, il seno dovrà essere stimolato frequentemente, ad esempio aumentando le poppate o utilizzando un tiralatte professionale ad attacco doppio.
Per rilattare e favorire la lattazione le strategie consigliate da alcune importanti associazioni attive per l’allattamento al seno (come La Leche Legue) sono:
La percentuale di successo dipende anche dallo stato di salute della donna e dalla sua motivazione: se la madre è fortemente motivata e il bambino si attacca spesso al seno l’allattamento torna alla normalità molto più in fretta.
Molte mamme vivono situazioni di difficoltà durante l’allattamento. Spesso, infatti, la quantità di latte prodotto può ridursi drasticamente, oppure il neonato non succhia una dose sufficiente di latte durante le poppate. In particolari condizioni, inoltre, una madre può dover smettere di allattare e poi ricominciare (o iniziare da zero). Gli esempi più frequenti sono:
In tutte queste situazioni può essere necessario tornare ad allattare o comunque favorire l’allattamento. E se non è strettamente necessario da un punto di vista clinico, la mamma può comunque nutrire il desiderio di allattare il bambino al proprio seno.
La rilattazione può rappresentare, per alcune donne, un percorso faticoso e psicologicamente impegnativo. Tuttavia, nella maggior parte dei casi la sua riuscita costituisce un sollievo e un enorme giovamento per mamma e bebè. Occorre certamente molta determinazione, pazienza e un grande “self-control”, specie nei momenti in cui la frustrazione indotta dall’assenza o della carenza di latte rischia di prendere il sopravvento.
La prima cosa da fare per ricominciare ad allattare al seno è mantenere attiva la lattazione nel periodo di sospensione. Ciò significa svuotare regolarmente il seno con il tiralatte seguendo il ritmo che avrebbero le normali poppate.
Questo accorgimento evita la formazione di blocchi o ingorghi dei condotti mammari, previene spiacevoli fastidi e rende sicuramente più agevole la ripresa dell’attività galattogoga.
Se il latte fatica a uscire dal seno può verificarsi un "ingorgo mammario": i consigli per prevenirlo e i rimedi naturali per curarlo.
Per quanto riguarda l’uso di dispositivi come il DAS, il rischio più concreto è che il bambino si abitui a succhiare solo con l’ausilio di questo dispositivo che, come abbiamo visto, aumenta la disponibilità di latte ad ogni poppata. Così facendo la suzione tenderà ad essere sempre più debole e l’allattamento al seno sarà poco efficace. in fase di rilattazione, dunque, meglio ponderare attentamente l’uso del DAS e smettere di utilizzarlo appena possibile.
Una poppata extra prima di dormire può aiutare i bambini (e i genitori) a dormire tutta la notte: ecco cosa è e come funziona il dream feed.
Avere la possibiità di nutrire il proprio bambino permette di stabilire un rapporto più simbotico, oltre che di rafforzare il suo sistema immunit...
Alla luce dei nuovi vaccini disponibili e dell’introduzione della seconda dose booster (quarta dose), è stata ribadita l'efficacia e la sicurezz...
Sembrano piccoli brufoli, eppure i tubercoli di Montgomery hanno una funzione importantissima: aiutare e proteggere durante l'allattamento.
Uno dei grandi vantaggi dell’allattamento al seno è senza dubbio quello di fornire al neonato un supporto immunitario, ma molte mamme temono che...
Perché il neonato improvvisamente smette di poppare? Qual è il problema? E, soprattutto, cosa fare per aiutarlo? Parliamo dello sciopero del latt...
La start-up Biomilq guidata da due scienziate e ricercatrici, ha dato vita al primo latte umano creato in laboratorio. Scopriamo di cosa si tratta ...
L'allattamento al seno è un'esperienza intima e personale, che ogni donna vive in maniera differente. Ecco il potente messaggio di questa mamma.
Per aiutare le mamme a produrre latte o a conservarlo, il tiralatte è un alleato prezioso. Vediamo quale scegliere e i modelli migliori.
Perché il neonato vuole mangiare in continuazione, soprattutto in alcune ore del giorno? Cosa sono e come affrontare le poppate a grappolo.