Il quinto mese di gravidanza

Durante il quinto mese di gravidanza si raggiunge e supera la metà della gestazione; se la prima fase è stata impegnativa e sconvolgente questo periodo “intermedio” è associato a una maggiore tranquillità e ritrovata energia.

Nel frattempo il feto continua a crescere e svilupparsi e a farsi sempre più sentire e sarà possibile, tramite l’ecografia del secondo trimestre, scoprire il sesso del bambino e iniziare a decidere il nome.

Il quinto mese di gravidanza: la futura mamma

Se è vero che il quinto mese di gravidanza è caratterizzato da una generale serenità e vivacità, è altrettanto vero che non mancano i disturbi frutto dei continui cambiamenti e trasformazioni cui va incontro l’organismo.

Si continua a sperimentare fatica, stitichezza, bruciore di stomaco, congestione nasale, caviglie gonfie, vene varicose, mal di schiena, smagliature, disturbi del sonno, sbalzi d’umore e una riduzione della memoria e dell’attenzione. Questi disturbi possono essere più o meno lievi e frequenti, ma variano da donna a donna e in generale non destano preoccupazione. Possono risultare difficili da gestire e il confronto con il ginecologo è utile anche per trovare strategie efficaci per affrontarli.

Tra i cambiamenti significativi di questo periodo c’è la crescita dell’utero che si sposta verso l’alto, determinando sia una maggiore sensazione di affanno (per la pressione esercitata sui polmoni) che un aumento del volume della pancia con conseguente fuoriuscita dell’ombelico.

Vi è inoltre un fisiologico aumento di peso che va monitorato e tenuto sotto controllo evitando di mangiare per due (non serve) e seguendo un’alimentazione adeguata. È importante anche evitare un’eccessiva preoccupazione sul peso anche perché molto dipende dalle caratteristiche individuali e dalla gravidanza stessa.

Ricoprono grande importanza – anche se spesso sottovalutate e sottostimate – le ripercussioni sulla sfera psicologica ed emotiva. La gravidanza non è solamente cambiamenti fisici e inoltre molti di questi disturbi hanno anche un impatto sulla propria serenità, autostima ed emotività. È un periodo di forti cambiamenti nel quale la gravidanza è sempre più evidente e il futuro appare incerto, anche per tutte le implicazioni professionali e sulla possibilità di far coesistere al meglio la propria dimensione di donna con quella di madre.

Il quinto mese di gravidanza: il feto

All’inizio del quinto mese di gravidanza il feto misura circa 14-15 centimetri e alla ventunesima settimana di gravidanza arriverà a misurare circa 27 centimetri e a pesare 350 grammi circa.

Oltre a una vera e propria crescita fisica, c’è anche un cambiamento nel metodo di misurazione, che spiega come mai in così poco tempo abbia raddoppiato le sue dimensioni. Fino alla ventesima settimana di gravidanza, infatti, il feto viene misurato dalla testa ai glutei (lunghezza dalla corona alla groppa), mentre dalla ventunesima settimana in poi dalla testa al tallone (lunghezza dalla corona al tallone).

Il feto è ricoperto di lanugine e della vernice caseosa, un rivestimento di una sostanza grassa che lo protegge dal contatto prolungato con il liquido amniotico e che solitamente viene eliminato poco prima della nascita.

I movimenti fetali sono sempre più percepibili sia per la crescita del feto che per lo sviluppo della muscolatura ed è possibile iniziare a sentire i calci del bambino, soprattutto di sera quando diventa più attivo. Solo verso la fine del quinto mese di gravidanza il feto acquisirà uno schema regolare di veglia e sonno.

Il quinto mese di gravidanza: gli esami da fare

A partire dalla diciannovesima settimana di gravidanza (ma il periodo più indicato è quello tra la ventesima e la ventitreesima settimana), è possibile effettuare l’ecografia morfologica.

Oltre a essere l’occasione per chi non ha effettuato i test genetici di scoprire se il feto è maschio o femmina, questa ecografia è finalizzata ad analizzare tutte le strutture del feto (strutture intracraniche, integrità della colonna vertebrale, strutture addominali, conformazione del cuore, la presenza dei reni, arti superiori e inferiori), ma anche la posizione della placenta e la quantità di liquido amniotico.

In questo modo il ginecologo può rilevare alcune delle più frequenti malformazioni fetali come la palatoschisi, la labioschisi e la spina bifida.

Il quinto mese di gravidanza: le cose da sapere

I cambiamenti fisici, soprattutto quelli legati all’aumento delle dimensioni della pancia, possono far sorgere il dubbio sull’utilizzo delle cinture di sicurezza quando si è in automobile. Come ribadito dalla Fondazione Veronesi, le cinture di sicurezza in auto sono sicure sia per la donna che per il feto in quanto non vi è alcuna compressione sul feto. Per avere una maggiore protezione, la cintura di sicurezza va posizionata con la parte orizzontale sotto la pancia e quella trasversale che passa tra i seni.

In questo periodo è utile iniziare a considerare le opzioni per il congedo di maternità e informarsi sia sui corsi preparto disponibili e sulla scelta della struttura dove partorire.

La ritrovata energia di questo periodo può essere utile anche per praticare attività fisica regolare (camminata, yoga, pilates e nuoto su tutte) preziosa sia per scaricare le tensioni che per ritagliarsi del tempo per sé e migliorare l’elasticità fisica in vista del parto.

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