L'ottavo mese di gravidanza

La fine della gestazione e l’arrivo del parto è sempre più imminente; quelle dell’ottavo mese di gravidanza sono tra le ultime settimane che separano dall’inizio del travaglio e la nascita del bambino.

Un parto che avvenisse in questi giorni sarebbe considerato pretermine, ma le percentuali di sopravvivenza sono elevate (superiori all’80%). Questo è il periodo dei grandi preparativi in modo da arrivare all’ultimo mese di gravidanza pronti per il parto.

L’ottavo mese di gravidanza: la futura mamma

Non ci sono novità rilevanti dal punto di vista fisico nel corpo di una donna all’ottavo mese di gravidanza. Si registrano sempre bruciore di stomaco, le contrazioni di Braxton-Hicks diventano più evidenti, affanno, vene varicose, stitichezza, aumento di peso, cambiamenti al seno (con la possibilità che inizia a fuoriuscire il colostro), emorroidi, difficoltà motorie, minzione frequente, e cambiamenti nella pelle.

Ciò che peggiora, anche considerando che sono più di trenta settimane che si convive con questi disturbi, è la stanchezza. Si fa fatica a fare anche le operazioni più semplici come salire le scale, raccogliere un oggetto da terra o stare a lungo in piedi.

Questo inevitabilmente ha ripercussioni sia sulla vita personale e sociale che su quella professionale. Se poi si considera come anche il sonno spesso non è lineare, sia per la difficoltà di trovare una posizione comoda sia per le tensioni e lo stress accumulato, si può comprendere come possa essere difficile gestire la quotidianità.

I cambiamenti fisici e le ripercussioni che questi hanno sulla vita di tutti i giorni, unitamente alle preoccupazioni per il parto e il futuro, determinano anche tensioni emotive e cali di concentrazione. È tutto normale, ma è importante non sottovalutare determinati disturbi, prestando attenzione a quando possono essere il sintomo di condizioni depressive più serie e che richiedono un intervento appropriato. Anche se normali e per molti aspetti fisiologiche, tali ripercussioni vanno comunque gestite per ridurre l’impatto sulla propria quotidianità e trovare serenità e tranquillità.

L’ottavo mese di gravidanza: il feto

Continua l’accumulo di depositi di grasso che si riveleranno fondamentali per la gestione della termoregolazione dopo la nascita. Durante l’ottavo mese di gravidanza il feto raggiunge i 46cm di lunghezza e i 2,27Kg di peso. Le dimensioni e il suo sviluppo, uniti allo spazio ridotto all’interno dell’utero, potrebbero rendere maggiormente percepibili i movimenti fetali, tanto che il bambino sembra scalciare di più.

Gli organi, soprattutto il cervello, continuano rapidamente il loro sviluppo, ma in alcuni casi (come per i polmoni) sono ancora immaturi. In queste settimane il feto inizia a perdere la lanugine e le ossa del corpo vanno incontro a un processo di maggiore indurimento. Non sono coinvolte quelle del cranio, in quanto la loro flessibilità è necessaria per consentire il parto naturale.

L’ottavo mese di gravidanza: gli esami da fare

I controlli di routine da prevedere nelle settimane dell’ottavo mese di gravidanza sono l’esame delle urine, l’emocromo, l’esame per l’HIV e il tampone vaginale per lo streptococco.

Può essere prevista anche l’ecografia di accrescimento per valutare lo sviluppo del feto e la sua posizione (cefalica o podalica). L’ecografia del terzo trimestre non rientra tra quelle gratuite in esenzione con il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) a meno che non sia una gravidanza a rischio e il medico la prescriva espressamente per monitorare particolari condizioni.

In questo periodo vanno eseguite anche le visite per l’epidurale e quelle specifiche in caso di un cesareo programmato, come l’elettrocardiogramma e l’esame della coagulazione.

L’ottavo mese di gravidanza: le cose da sapere

Le raccomandazioni da seguire durante l’ottavo mese di gravidanza sono sostanzialmente le stesse delle settimane precedenti e riguardano l’attenzione all’alimentazione, all’idratazione e all’attività fisica. Camminare e fare esercizi aiuta il corpo a prepararsi al parto, ma anche a rilassarsi scaricando le tensioni e riuscendo a ritagliarsi del tempo per sé.

Nell’ottavo mese di gravidanza la donna usufruisce del congedo di maternità obbligatorio; il periodo di astensione dal lavoro può essere usufruito da due mesi prima la data presunta del parto e fino a un massimo di cinque mesi dopo il parto. È utile informarsi anche sul congedo parentale facoltativo per scoprire quali sono i propri diritti e come accedervi.

Infine per chi non lo avesse ancora fatto è molto importante seguire un corso preparto (preferibilmente uno erogato dalla struttura dove si è scelto di partorire) informandosi di ciò che accadrà, dei segnali del travaglio, di quando recarsi in ospedale e di come gestire le prime ore di vita del bambino dopo la nascita.

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