
L'amore dei nonni per i nipoti è spesso assoluto, insensato, quasi folle. Ma che ne è del loro ruolo di genitori e del bene che provano per i pro...
Come cambia tua madre, quando diventi madre? Disamina semi-seria della trasformazione che accade a una donna quando sua figlia la rende nonna!
Si dice che quando nasce un bambino, nasce anche una madre. Niente di più vero: la maternità è un’esperienza trasversale e rivoluzionaria che incide (nel bene e nel male) in modo profondissimo sulla vita di una donna e anche sulla sua personalità.
Nessuno dice, però, che insieme a un neonato viene al mondo anche una nonna. E che la persona che fino a quel momento era stata semplicemente “tua madre” si trasforma inesorabilmente in qualcosa di molto diverso: la nonna di tuo figlio! Un essere mitologico dalle reazioni sconnesse e i principi tutto a un tratto negoziabili.
Quando eri piccola tu, tua madre si comportava come il più arcigno sergente dei Marines e la Montessori rappresentava per lei niente di più che una faccia sulle banconote da mille lire. Ogni aspetto della tua vita infantile (e non solo) – l’alimentazione, la scuola, l’abbigliamento, i regali, i cartoni animati, le amicizie, gli orari e finanche il tono di voce – era sottoposto a una rigida regolamentazione, che soltanto un folle si sarebbe sognato di discutere.
Adesso, naturalmente, le cose sono drasticamente cambiate, almeno secondo tua madre. Che ritiene del tutto normale e innocuo concedere a suo nipote il quarto gelato prima di cena, che si lascia estorcere giocattoli e figurine con la scusa di festeggiare degnamente il Capodanno Cinese e il giorno di San Patrizio, e che liquida come “un gioco innocente” il Picasso che tuo figlio ha tracciato con creatività sul vostro divano bianco. Usando naturalmente dei pennarelli indelebili.
Hai passato l’adolescenza e la giovinezza a dribblare le eccessive attenzioni di tua madre? Nei tuoi anni da fuori sede all’università hai vissuto con un po’ di imbarazzo (ma anche molta tenerezza) le sue mille telefonate e i contenitori di cibo ficcati di nascosto nelle tue valigie? Niente paura! La tua recente maternità ti renderà magicamente invisibile, o, perlomeno, irrilevante ai suoi occhi. Quello che conta, adesso, è il sublime nipote che le hai generosamente sfornato.
L'amore dei nonni per i nipoti è spesso assoluto, insensato, quasi folle. Ma che ne è del loro ruolo di genitori e del bene che provano per i pro...
Il novanta per cento delle conversazioni verteranno sul “bambino”, ogni sua singola lallazione, deiezione, manifestazione sarà oggetto di reazioni esagerate e commosse, la prima cosa che ti chiederà tutte le volte che vi sentirete al telefono sarà inesorabilmente: “Come sta il mio nipotino?”. In un certo senso, se prima eri sua figlia, adesso sei diventata tutto ad un tratto “la madre di suo nipote”.
Ora che tua madre è diventata nonna, sappi che per sua natura tenderà a criticare la stragrande maggioranza delle decisioni che prenderai per tuo figlio. Dev’esserci un gene non ancora individuato che si attiva quando tua figlia (o tua nuora) partorisce, e che ti induce in modo ineluttabile a ritenerla un mezza incapace in fatto di puericultura, educazione e maternità. Hai deciso di allattare a richiesta? Tuo figlio “ti scambierà per un ciuccio”.
Preferisci usare il biberon? “Non sei disposta a sacrificarti per il bene di tuo figlio”. L’acqua del bagnetto sarà sempre troppo fredda/calda/saponata/liquida. L’abbigliamento di tuo figlio non sarà mai adeguato alla stagione e alle condizioni meteo.
I tuoi principi educativi saranno sempre opinabili e troppo deboli. Non che lei voglia farti sentire inadeguata, o minare la tua autorevolezza dinanzi a suo nipote: è solo che non può resistere alla tentazione di continuare a “farti da mamma”, dicendoti cosa dovresti o non dovresti fare (peccato che da quando lei abbia tirato su te siano passati alcuni decenni, e da allora le indicazioni in fatto di alimentazione, salute, pedagogia etc siano drasticamente cambiate almeno sei volte).
Una cosa però non cambierà mai: l’amore di tua madre nei tuoi confronti e viceversa. Che anzi sarà in un certo senso più adulto, più consapevole, più pieno. Più autentico, per la vita.