Il bambino ha dei diritti, questi includono anche i servizi medico-sanitari e di riabilitazione anche in ospedale. Tali diritti sono dettati all’interno della Carta dei diritti del bambino in Ospedale che prevede 15 principi.

Scopriamo quali sono e perché sono così importanti da conoscere al fine di tutelare la salute del minore e godere della migliore assistenza sanitaria.

I diritti del bambino, anche in ospedale

Nella Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo delle Nazioni Unite e nella Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza viene affermato che i minori hanno diritto a ricevere aiuti, cure e assistenza e si riconosce il ruolo peculiare e centrale della famiglia per il loro armonico sviluppo e il benessere globale.

L’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza (AGIA) insieme al Ministero dell’istruzione e l’Associazione ospedali pediatrici italiani (AOPI), nel documento redatto per i diritti dei bambini in ospedale, promuovono e sostengono:

Tutte le azioni volte a garantire pari opportunità nell’accesso alle cure dei bambini, nell’esercizio del loro diritto alla salute e pari opportunità nell’accesso all’istruzione anche durante la degenza e nei periodi di cura.

Nello specifico, la Convenzione internazionale sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, dal 20 novembre del 1989, anno in cui venne approvata dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite, rappresenta a oggi un pilastro fondamentale per quanti operano nel campo della tutela dei minori, in particolare per chi si occupa della loro salute.

L’art. 24 della Convenzione ONU, infatti, recita:

Gli Stati riconoscono il diritto del minore di godere del miglior stato di salute possibile e di beneficiare di servizi medici e di riabilitazione. Essi si sforzano di garantire che nessun minore sia privato del diritto di avere accesso a tali servizi.

La mission del Manifesto dei diritti del bambino in Ospedale

Il bambino ha diritto a un aiuto e a un’assistenza particolari tesi a favorire il suo pieno sviluppo e la completa maturazione della sua persona sotto il profilo fisico, intellettuale, morale e sociale.

La malattia può costituire per la persona di minore età un momento critico di dipendenza sia fisica che psicologica dagli adulti se non un ostacolo al suo percorso di crescita.

La Carta dei diritti del bambino in Ospedale redatta nel 2014 da AOPI  (Associazione degli Ospedali Pediatrici Italiani) in collaborazione con AGIA (Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza) inizia proprio con queste parole a voler sottolineare l’importanza di garantire, a tutti i minori, assistenza sanitaria e servizi medici di qualità. In particolare, nella Carta viene reso noto come:

Tutto il personale degli ospedali afferenti alla rete AOPI si impegna a rispettare i diritti enunciati nella Carta e a garantirli a tutti i bambini e i ragazzi che fruiscono delle prestazioni sanitarie erogate, senza alcuna distinzione e a prescindere da ogni considerazione di razza, colore, sesso, lingua, religione, ogni opinione politica, origine nazionale, etnica o sociale, situazione finanziaria, incapacità, nascita o da ogni altra circostanza.

 I 15 principi della Carta dei diritti del bambino in Ospedale

Il Manifesto si basa su 15 principi essenziali, un impegno da parte delle autorità e del personale sanitario a rispettare e a diffondere i diritti dei bambini sempre, soprattutto quando si trovano a vivere un momento difficile. La Carta nasce per supportare e aiutare, insieme ai bambini in difficoltà, anche i genitori con dei servizi alle famiglie che abbiano un valore assistenziale e psicologico di grande impatto.

Di seguito, 15 principi che devono essere rispettati dalle strutture sanitarie nazionali.

  1. Il diritto di stare bene in ospedale. L’ambiente ospedaliero deve assicurare la salute del minore nel miglior modo possibile, raggiungendo il livello massimo di benessere.
  2. Il diritto del bimbo a un’assistenza “globale”, ricevendo le attenzioni, le cure e l’assistenza necessarie al benessere. Il personale sanitario, oltre a curare il bimbo, deve anche prendersi cura della totalità degli altri aspetti della vita del minore.
  3. Il diritto a ricevere la miglior assistenza da parte di personale preparato e di buon umore. Il minore, durante tutta la permanenza in ospedale, deve avere uno spazio dedicato alla sua età che sia confortevole e piacevole.
  4. Il diritto del bambino al rispetto della propria identità, sia personale che culturale, nonché al rispetto della propria fede religiosa.
  5. Il diritto alla privacy del bimbo e della famiglia. L’ospedale deve garantire la riservatezza e la privacy sia del piccolo paziente sia dell’intero nucleo familiare nel rispetto del pudore.
  6. Il diritto alla socializzazione e ai rapporti affettivi. Il bambino ha diritto alla sua vita di relazione anche nei casi in cui necessiti di isolamento, nonché diritto a non essere trattato con mezzi di contenzione. Inoltre, ha il diritto ad avere i genitori vicini e a muoversi liberamente nel proprio reparto portando con sé i suoi giochi.
  7. Il diritto di conoscere la sua malattia e le cure che riceverà. Il minore deve essere informato dal personale medico con un linguaggio che sia comprensibile alla sua tenera età. I
  8. Il diritto ad esprimere liberamente la sua opinione su ogni questione di suo interesse e le opinioni da lui esposte devono essere prese in considerazione tenendo conto  del grado di maturazione dettato dall’età del bambino.
  9. Il diritto del bambino di poter dire se sia d’accordo o meno a ricevere nuove terapie in sperimentazione. Ovviamente i genitori devono essere prima informati per poter capire come interloquire, successivamente, con il figlio.
  10. Il diritto ad esprimere il dolore ed essere supportato dai genitori. Il bimbo deve esprimere le proprie sofferenze, paure il proprio disagio e di essere supportato dai genitori. Inoltre, ha il diritto di essere sottoposto a interventi il meno possibile dolorosi.
  11. Il diritto a essere protetto da ogni forma di abuso. Il minore deve essere protetto da ogni forma di violenza, sia essa fisica sia mentale, nonché da ogni forma di abbandono, negligenza, maltrattamento, sfruttamento, compreso l’abuso sessuale.
  12. Il diritto di conoscere i sintomi della propria malattia in modo che il bambino sappia come gestirli una volta rientrato nell’ambiente domestico.
  13. Il diritto del minore di avere un rapporto privato con il proprio medico. Ha diritto anche di chiedere e di ricevere informazioni che lo aiutino a comprendere la propria sessualità, i problemi nell’uso di sostanze stupefacenti, alcol, ecc.
  14. Il diritto di partecipare alla vita ospedaliera. La struttura sanitaria deve prevedere delle attività ludico-creative (cinema, sport, laboratori, ecc.) che invoglino il minore a partecipare attivamente alla vita interna dell’ospedale per tutto il periodo di degenza.
  15. Il diritto alle cure palliative. Per i minori affetti da malattia inguaribile, l’ospedale deve offrire cure che controllino il dolore e gli altri sintomi che procurano sofferenza. In questo rientrano anche il diritto a garantire la continuità delle cure a casa nonché la continuità allo studio.
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