Restituire il sorriso alle mamme che lo hanno perso: è la campagna di informazione “Un sorriso per le mamme” lanciata da Onda, l’Osservatorio Nazionale sulla Salute della Donna, e rivolta alle neomamme e alle loro famiglie. Scopo del progetto, avviato nel 2018, è quello di informare le donne in gravidanza e le neomamme sulla depressione, contribuendo a costruire consapevolezza sul tema e a indicare le possibili soluzioni.

Negli ospedali di Milano saranno distribuiti opuscoli informativi, mentre sul sito depressionepostpartum.it, rinnovato e ampliato, si trovano informazioni utili e consigli pratici per affrontare stati di ansia e di depressione durante e dopo la gravidanza, con le indicazioni relative ai centri a cui rivolgersi per ricevere supporto. Si legge sul sito:

Per molti anni i medici hanno creduto che l’aumento degli ormoni in gravidanza proteggesse le donne dalla depressione ed è opinione comune pensare che ogni donna in gravidanza “debba” essere felice. Per tale ragione in questi momenti così delicati della vita della donna stati depressivi transitori o permanenti non vengono riconosciuti, diagnosticati e quindi trattati adeguatamente. Nonostante i disturbi dell’umore in puerperio siano molto più frequenti di altri problemi clinici (gestosi, diabete gestazionale, parto prematuro) e si annoverino tra le principali cause della solitudine femminile, ancora troppo spesso vengono sottovalutati dalla medicina e non vengono presi nella giusta considerazione neppure dai media e dall’opinione pubblica. La depressione si manifesta con una marcata tristezza, incapacità di provare piacere e interesse verso le proprie attività, difficoltà di concentrazione, perdita di energia, alterazioni dell’appetito e del sonno.

Durante la gravidanza e il post-parto una donna può soffrire di alterazioni dell’umore, dovute anche alle modificazioni ormonali e alla fatica del parto, come ai molti cambiamenti della nuova vita da genitore. Circa 8 donne su 10 manifestano uno stato di tristezza dopo il parto, il baby blues.

Tale malessere si presenta con tristezza generica intermittente e si risolve in genere entro due settimane dal parto, ma in alcuni casi può sfociare in una depressione vera e propria, la depressione post-partum, che colpisce dal 9 al 22% delle donne.

Molto importante è riconoscerne i sintomi, per poter agire tempestivamente: chiedere aiuto non è sintomo di debolezza, né indica una “mancanza” o un’inadeguatezza della neomamma, è il passo più importante per prendersi cura di sé e della propria famiglia.

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