La complessità del corpo umano è tale che prevede anche un sistema finalizzato alla protezione dell’organismo dalle realtà provenienti dall’esterno che sono considerate pericolose. È il cosiddetto sistema immunitario, l’insieme di organi, proteine e cellule che ha lo scopo di proteggere l’organismo dai germi (come batteri e virus) e da tutte quelle sostanze chimiche che possono rivelarsi tossiche e nocive.

Il sistema immunitario di ogni essere umano è di due tipi: innato e adattativo:

  • il primo è quello composto da tutte quelle barriere fisiche (pelle, membrane, eccetera) che offrono un primo strato di protezione;
  • il secondo, invece, è quello che si occupa della produzione degli anticorpi per contrastare l’azione delle sostanze considerate nocive. Questo sistema cambia e aiuta a migliorare le difese immunitarie dei bambini.

Parliamo quindi di una componente fondamentale per la sopravvivenza e la qualità della vita di ciascun essere umano, che può in diversi modi essere potenziato e perfezionato. Scopriamo quali sono i pericoli che possono coinvolgere il sistema immunitario dei bambini e cosa è possibile fare per migliorarne le difese.

Le difese immunitarie nei bambini

Il sistema immunitario si sviluppa con il bambino stesso ed è presente già durante la gestazione, mentre il feto è nell’utero materno. Durante i diversi momenti della gravidanza le cellule del sistema immunitario del bambino si sviluppano ma la loro capacità è relativamente debole.

Il sistema immunitario innato è quindi sostanzialmente inattivo sia perché deve tollerare gli antigeni materni, ma anche perché durante lo sviluppo esso è sottoposto a numerosi cambiamenti. Le cellule del sistema immunitario adattativo, invece, iniziano a svilupparsi a partire dalla quindicesima settimana di gravidanza e la loro efficacia cambia nel corso del tempo, tanto che quella dei bambini (e poi degli adulti) è nettamente superiore rispetto a quella dei neonati.

Subito dopo la nascita ogni neonato si ritrova esposto a un grande numero di antigeni ambientali contro i quali il sistema immunitario deve intervenire, evolvendo in maniera molto rapida nei primi anni di vita per offrire una valida protezione. Anche per questo motivo i bambini nati prematuri hanno difese immunitarie ridotte e funzionalità immunitarie compromesse tali da renderlo vulnerabile alle infezioni batteriche e a quelle virali.

Alla nascita e nei primi anni di vita, sebbene le difese immunitarie funzionino, ogni bambino è potenzialmente esposto a una serie di virus patogeni, parassiti, funghi e batteri che in molti casi possono essere anche molto pericolose. La corretta alimentazione, l’igiene e le relative vaccinazioni hanno contribuito a ridurre la mortalità neonatale e infantile e a migliorare la qualità della vita dei bambini.

Il sistema immunitario continua a maturare per tutto il resto dell’infanzia e la protezione che nei primi mesi e anni di vita era stata assicurata dagli anticorpi materni (assunti per via placentare o tramite l’allattamento) viene bilanciata dalla maturazione delle difese immunitarie proprie dei bambini.

Nonostante questo nei primi anni di vita resta alto il rischio di infezioni batteriche, virali e parassitarie. Le difese immunitarie migliorano nel corso degli anni sia grazie alle vaccinazioni che alle infezioni che inevitabilmente subisce e che portano il sistema immunitario alla produzione dei relativi anticorpi.

Sistema immunitario dei bambini e Covid-19

Merita una piccola parentesi, ovviamente, la questione Covid-19. Trattandosi di un virus, come mai i bambini sembrano (almeno nelle prime varianti) aver risposto in maniera migliore rispetto ad adulti e, soprattutto, anziani?

Le ricerche condotte sembrano mostrare come la rapidità d’azione del sistema immunitario giovane, per quanto inesperto, sia stata più efficace contro le prime varianti del SARS-CoV-2. Dallo sviluppo della variante Delta prima e quella Omicron poi, invece, sembra che i bambini stiano diventando invece i più esposti a questo tipo di infezione, tanto che stanno aumentando il numero dei ricoveri ospedalieri e le segnalazioni, complice probabilmente anche l’assenza della protezione vaccinale per i più piccoli.

I problemi del sistema immunitario dei bambini

Non è solo il passare degli anni che può compromettere il funzionamento del sistema immunitario. Esistono infatti diversi disturbi da immunodeficienza che creano problemi nelle funzionalità del sistema immunitario esponendo i bambini non solo a un numero più alto di infezioni, ma anche a una loro maggiore gravità e durata.

Questi problemi possono essere innati, quindi di natura genetica, e sono i più rari, oppure legati a malattie (come quelle del sangue, il cancro, la Sindrome di Down, la varicella, l’infezione da citomegalovirus, il diabete mellito, disturbi dei reni, del fegato o della milza) o l’assunzione di specifici farmaci.

Si possono “aumentare” le difese immunitarie dei bambini?

Come abbiamo visto le difese immunitarie dei bambini evolvono nel corso del tempo, questo significa che è possibile contribuire per rafforzarle. Più che aumentarle nel senso stretto della parola è possibile contribuire a evitare che queste peggiorino o si verifichino eventi tali da compromettere le funzionalità del sistema immunitario.

Vediamo quindi 7 consigli utili che ogni genitore può (e deve) seguire per aiutare il proprio bambino a stare bene e a migliorare le proprie difese immunitarie.

1. L’allattamento al seno

La prima grande forma di aiuto al sistema immunitario del bambino è quella, quando è ancora un neonato, di scegliere l’allattamento al seno. Tramite il latte, infatti, il bambino acquisisce numerosi anticorpi e anche questo è uno dei motivi per cui l’allattamento al seno è così raccomandato e da preferire, laddove possibile, a quello artificiale.

2. L’igiene

Tutto ciò che può danneggiare il sistema immunitario è un male e se non è possibile isolarsi totalmente dalle infezioni è invece possibile ridurre alcuni rischi. Specialmente quelli legati (e sono tantissimi) alle infezioni trasmesse tramite le mani dei bambini (che hanno l’abitudine poi di mettersele in bocca). Per questo motivo educarli fin da subito a lavarsi frequentemente e correttamente le mani è utilissimo per eliminare virus e batteri e ridurre il rischio di infezioni, specialmente quelle polmonari.

3. Le vaccinazioni

Dal momento dell’iscrizione al Servizio Sanitario Nazionale (SSN) ai genitori vengono indicate le date degli appuntamenti delle prime vaccinazioni cui sottoporre i bambini nei primi anni di vita. La vaccinazione è uno strumento fondamentale per stimolare il sistema immunitario a produrre le difese contro diverse malattie tra cui il morbillo, la difterite, la pertosse, la rosolia e numerose altre infezioni.

4. Il riposo

Il sonno dei bambini è fondamentale anche per quel che riguarda l’aumento delle difese immunitarie. Il fatto che i bambini dormano correttamente e a sufficienza permette la produzione delle citochine, particolari proteine che contribuiscono a ridurre le infiammazioni e a combattere le infezioni.

5. L’alimentazione

Mangiare bene è, tanto per gli adulti quanto per i bambini, estremamente importante per mantenere un buon stato di salute. Dall’inizio dello svezzamento, seguendo i tempi e le necessità nutrizionali del bambino, è fondamentale seguire un’alimentazione il più possibile variegata e, soprattutto, ricca di frutta e verdura. Questa contribuisce a fornire al bambino la giusta dose di vitamine e a rafforzare il suo sistema immunitario.

6. L’esercizio fisico

Ci sono diverse teorie, sebbene nessuna del tutto confermata, che indicano l’esercizio fisico come uno degli strumenti con i quali migliorare le difese immunitarie dei bambini. Indubbiamente la sedentarietà non è mai sana, ma stimolare e incoraggiare i bambini, specialmente a partire dall’età scolare, a praticare sport e attività fisica, soprattutto all’aperto, è sicuramente fonte di numerosi benefici.

7. L’attenzione e il buon senso

Per far crescere il bambino in maniera sana a volte basta semplicemente il buon senso. Non esporlo a rischi inutili, seguire le sue necessità, accudirlo e curarlo è il modo migliore anche per non compromettere il sistema immunitario. A questo proposito anche molte le abitudini dei genitori, come il fumo, possono essere nocive per la salute dei bambini. In tutti i casi l’aiuto del pediatra può essere prezioso per rispondere alle diverse necessità che il bambino incontra crescendo.

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  • Bambino (1-6 anni)