I benefici che i giochi per bambini (come blocchi, puzzle, automobili, bambole ecc.) hanno sull’apprendimento e lo sviluppo del bambino sono ben documentati mentre, pochi sono gli studi che riconoscono i benefici di lasciar giocare liberamente i bambini (senza giochi).

Uno tra questi studi è stato sviluppato da un team di ricercatori della New York University e  pubblicato su Child Development. Lo studio ha esaminato il gioco libero dei bambini al di fuori dei confini di un ambiente di laboratorio e dei giocattoli preselezionati.

Lasciar giocare liberamente i bambini (senza giochi) ha dei benefici, lo studio

Il gioco “controllato” con appositi oggetti sebbene veicoli la curiosità dei bimbi ha delle limitazioni che rivelano poco su come i bambini giocano spontaneamente nei loro ambienti familiari reali.

Lo studio, condotto tra dicembre 2017 e settembre 2019, ha esaminato 40 bambini di età differente:

  • 20 bambini di 13 mesi;
  • 10 bambini di 18 mesi;
  • 10 bambini di 23 mesi.

Il 75% dei bambini proveniva da famiglie di lingua inglese della classe media. Le madri dei bimbi presentavano un range d’età compresa tra i 27 e i 46 anni:

  •  il 93% di loro aveva conseguito un diploma universitario o superiore;
  • il 65% lavorava a tempo pieno o parziale.

Uno sperimentatore ha registrato i neonati e le loro madri con una videocamera portatile durante due visite a domicilio con interferenze minime. I bambini sono stati seguiti e registrati dai ricercatori con una telecamera, insieme alle rispettive mamme nelle proprie case.

I neonati e i bimbi erano liberi di interagire con qualsiasi oggetto fosse disponibile, come alzare o spostare manualmente un oggetto. Non sono state prese in considerazione alcune azioni dei bambini come battere le mani su un tavolo o strofinarle su una superficie se il bambino non spostava l’oggetto.

I risultati dello studio sul gioco libero dei bambini

I risultati hanno mostrato che i bambini trascorrevano il 60% del loro tempo interagendo con gli oggetti. Inoltre, passavano tanto tempo a giocare con gli oggetti domestici come i bidoni, le  scatole, i cuscini, i telecomandi, le sedie, ecc. in maniera uguale di quanto non giocassero con i giocattoli.

Tali risultati forniscono una chiave di lettura idonea per comprendere come il gioco con gli oggetti potrebbe facilitare l’apprendimento costante nel bimbo. Catherine Tamis-LeMonda, Prof.ssa di psicologia applicata alla New York University ha dichiarato:

I nostri risultati mostrano un primo passo essenziale nell’identificazione degli input quotidiani per l’apprendimento naturale dei bambini.

In un momento dello sviluppo in cui i bambini devono acquisire informazioni su cosa sono gli oggetti e cosa possono fare con essi, un’enorme quantità di pratica giocando con una varietà di oggetti a casa è utile per l’apprendimento. E l’esplorazione varia è adattativa. Cerchiamo, quindi, di capovolgere la narrazione da una critica di ciò che i bambini non hanno ancora raggiunto a un riconoscimento di come i bambini interagiscono con il loro ambiente di apprendimento naturale a casa.

La Dott.ssa Orit Herzberg, borsista presso la New York University, ha infine concluso dicendo:

Invece di considerare il comportamento infantile come volubile e distratto, l’attività esuberante dei bambini dovrebbe essere vista come una risorsa per lo sviluppo, un curriculum ideale per conoscere le proprietà e le funzioni che spingono la crescita nei domini motori, cognitivi, sociali e linguistici. Ogni oggetto è, dunque, un potenziale oggetto di gioco.

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  • Bambino (1-6 anni)