L’allattamento al seno è uno di quegli argomenti su cui è difficile dibattere senza scatenare un putiferio. L’ultima polemica riguarda il curioso progetto di Marie-Claire Springham, studentessa di design della Central Saint Martin di Londra, che ha ideato un kit, ancora in fase di sperimentazione, per permettere ai papà di sostituire la partner nell’allattamento.

Questo progetto, qualora vedesse la luce, rappresenterebbe una vera e propria rivoluzione nel mondo della maternità, che fino ad oggi ha visto l’allattamento come appannaggio esclusivamente femminile, che crea tra madre e figlio un rapporto insostituibile. Il kit, al momento in forma puramente sperimentale, include un cocktail di ormoni (progestinico e domperidone) che permetterebbero all’uomo di sviluppare i dotti lattiferi, una pompa e una fascia a compressione che simula un reggiseno premaman.

Stavo cercando di creare uno strumento che potesse davvero aiutare una mamma che trova difficoltà con l’allattamento al seno, dando al partner effettivi strumenti per aiutarla – ha dichiarato Marie Claire in un’intervista al Sun – e la creazione della pompa da allattamento serve perché l’uomo possa davvero aiutare la donna e sostituirla quando l’allattamento si fa troppo faticoso, aiutando anche a prevenire la depressione post-partum.

Benché Marie Claire creda ottimisticamente che il suo kit possa vedere la luce in cinque anni, i medici sono più cauti sia sulla effettiva possibilità che l’uomo possa sviluppare dotti lattiferi, sia sugli eventuali effetti collaterali che gli ormoni potrebbero provocare. In particolare, la dottoressa Sarah Jarvis, direttore clinico di patient.info, ha dichiarato al Sun che esistono molti altri modi più sicuri con cui un padre può sentirsi incluso nei primi mesi di vita del neonato: coccole, il bagnetto e la partecipazione nel metterlo a letto o cambiarlo.

Nonostante le evidenti perplessità, questo innovativo progetto ha vinto un premio ai Meaning-Centred Design Awards di Londra dove è stato entusiasticamente commentato da Julie Jenson Bennett, presidente della giuria:

Il kit per l’allattamento al seno merita particolare attenzione perché sfida i significati fondamentali di maschio e femmina, padre e madre, genitore e figlio. In un momento in cui usiamo sempre più ormoni, farmaci e tecnologia per cambiare le opzioni di vita a nostra disposizione, il concetto di design di Marie-Claire va dritto al cuore dei nostri tabù.

La consegna del premio / foto: meaningcentreddesignawards.com

Le implicazioni psicologiche che l’allattamento al seno “al maschile” potrebbe comportare sono ancora tutte da indagare. Al di là del supporto fisico che questo kit potrebbe portare alle madri, resta difficile da ipotizzare le conseguenze a livello emotivo per l’uomo, le dinamiche della coppia e il bambino stesso.

Seguici anche su Google News!
Ti è stato utile?
Non ci sono ancora voti.
Attendere prego...

Categorie

  • Allattamento