I tremori nel neonato sono dei movimenti diffusi agli arti, al mento e alla testa che, solitamente, durano solo alcuni secondi. Si manifestano nei momenti di passaggio da uno stato di coscienza a un altro, ovvero quando il neonato passa dalla fase in cui dorme a quella in cui è sveglio.

Attenzione, però: se questi spasmi durano oltre 30 secondi o si ripetono tutti i giorni o più volte al giorno, potrebbe rivelarsi necessaria una valutazione del medico.

I tremori nel neonato: le cause

I tremori nel neonato possono essere del tutto fisiologici, se si manifestano ad esempio quando il piccolo passa dalla fase in cui è addormentato a quella in cui è sveglio; o, al contrario, possono essere il sintomo di una condizione patologica.

Le cause, in questo ultimo caso, possono essere diverse, tra cui:

  • disturbi cerebrali o problemi evolutivi;
  • disturbi metabolici, come l’ipoglicemia o l’ipocalcemia;
  • malattie genetiche, come il complesso della sclerosi tuberosa, un disturbo ereditario che comporta malformazioni al cervello;
  • mancanza di ossigeno, che si è avuta ad esempio durante il travaglio o il parto;
  • trauma cranico durante o dopo la nascita.

C’è da dire anche che molte volte non si riesce a individuare con esattezza il perché di questi tremori.

Per determinare con maggiore esattezza la causa occorrono esami strumentali, con elettroencefalogramma a riposo e da sveglio o risonanza magnetica, e esami di laboratorio, analizzando i campioni di sangue, di urine e del liquido cerebrospinale del neonato.

Quando si verificano i tremori?

Se i tremori si manifestano quando il neonato passa da uno stato di coscienza all’altro, vale a dire al risveglio da un pisolino, potete stare tranquilli: si tratta di spasmi del tutto fisiologici.

Stessa cosa se i tremori si manifestano quando il piccolo piange. Occasionalmente, possono manifestarsi anche durante il sonno.

Attenzione invece se i tremori si verificano quando il bambino è tranquillo o è intento a svolgere altre attività. In questi casi, meglio approfondire le cause.

Quando iniziano gli spasmi, il neonato può temporaneamente smettere di sorridere o perdere le abilità evolutive che ha già appreso, come la capacità di stare seduto o ribaltarsi.

Tremore benigno o patologico

Come abbiamo visto, i tremori possono avere cause diverse, e possono essere del tutto fisiologici o associati a qualche condizione patologica di base.

Come distinguere allora i due tipi di spasmi? Quando un tremore può definirsi benigno?

Il tremore benigno è solitamente un movimento involontario, ritmico, oscillatorio di uguale ampiezza intorno a un asse fisso e con rapida frequenza, che si risolve con il contenimento da parte del genitore, anche con un semplice abbraccio.

Al contrario, quando gli spasmi sono irregolari e aritmici, tendono ad avere un’ampiezza maggiore, una durata prolungata o si manifestano più volte al giorno, potrebbe trattarsi di tremori patologici.

In particolare, potrebbe trattarsi di episodi di:

  • mioclonia, se si manifestano brevi movimenti a scatto di un arto in seguito a una contrazione muscolare. Questi tremori possono essere circoscritti a una parte del corpo o, invece, essere generalizzati; possono manifestarsi come singolo evento o essere ripetitivi;
  • convulsioni neonatali, caratterizzate da scatti con una frequenza più lenta degli arti, da movimenti di masticazione, da movimenti involontari degli occhi e da cambiamenti del tono muscolare.

Tremori nel neonato: quando preoccuparsi?

Se i tremori non sono dei movimenti con frequenza rapida, durata breve (ovvero inferiore ai 30 secondi), movimento oscillatorio intorno a un asse regolare e si ripetono in diversi momenti durante il giorno, meglio preoccuparsi e portare il neonato dal medico per un controllo. In questi casi potrebbe trattarsi anche di convulsioni neonatali o di episodi di mioclonia.

È importante la diagnosi rapida in quanto il trattamento tempestivo degli spasmi infantili è associato a migliori risultati evolutivi. Nei bambini maggiormente colpiti, lo sviluppo intellettivo è più lento, soprattutto quello delle abilità linguistiche.

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  • Neonato (0-1 anno)