I disturbi dell’allattamento prima e della capacità di parlare poi cui può andare incontro un neonato possono dipendere da diverse cause non ultime quelle di tipo anatomico. Il cosiddetto frenulo linguale corto è una di quelle anomalie anatomiche che, come suggerisce il nome stesso, può risultare di una lunghezza inferiore alla norma e rappresentare un ostacolo tanto per la suzione quanto per la capacità di parlare.

Parliamo di una condizione che interessa, come riportato in questo studio, fino al 4% dei neonati anche se sembrerebbe essere sottostimata anche perché non sempre diagnosticata. Cerchiamo di fare chiarezza sul frenulo linguale corto andando a individuare cause, sintomi e terapie disponibili.

Cos’è il frenulo linguale?

Frenulo-linguale
Fonte: iStock

In uno studio pubblicato sull’European Journal of Paediatric Dentistry (EJPD) il frenulo linguale viene definito come una piccola piega di tessuto molle che origina dalla linea mediana della parte inferiore della lingua e si estende fino al pavimento della bocca.

È bene fin da subito precisare, in quanto incide anche sulla valutazione del ricorso al trattamento, che il frenulo è definito patologico quando provoca condizioni anomale a livello ortodontico, funzionale, paradontale e posturale.

Le anomali a carico del frenulo possono essere legate non solo alla sua lunghezza, ma anche al volume, alla consistenza e al posizionamento. L’anchiloglossia, la condizione che il Cleveland Clinic definisce come una la lingua che rimane attaccata al pavimento della bocca, è la condizione più evidente di un frenulo linguale eccessivamente corto con una mobilità della lingua che è estremamente ridotta o del tutto assente.

Frenulo linguale corto: le cause

Le anomalie a carico del frenulo sono congenite, quindi presenti fin dalla nascita, ma sono tra quelle condizioni per le quali non vi è ancora certezza su quali siano le cause e i fattori che possono condizionarne l’insorgenza. Sembra comunque essere più frequente nei maschi rispetto che nelle femmine.

Sintomi, segni e diagnosi

Non esiste una lunghezza standard del frenulo e si considera patologico, come detto, un frenulo che crea conseguenze negative nel bambino. In questo senso il bambino potrebbe non riuscire ad attaccarsi al seno o non riuscire a farlo in profondità causando dolore al capezzolo. Inoltre potrebbe staccarsi frequentemente, perdere latte dalla bocca durante l’allattamento, richiedere frequentemente il latte (per un’inadeguata assunzione durante le poppate) e di conseguenza avere un aumento ponderale scarso.

La Leche League Italia, tra i segni del frenulo linguale corto, indica anche il soffrire di coliche e, per la donna, sviluppare ingorghi, ragadi, mastiti, ostruzione dei dotti, riduzione della produzione di latte, dolore durante le poppate e assistere a una prematura fine dell’allattamento.

Ricerche recenti, riportate in questo studio, mostrano come il frenulo linguale corto sia associato anche ai disturbi respiratori del sonno. Questo perché la disfunzione orale provocata dal un frenulo corto può provocare dismorfismi oro-facciali tali da diminuire il lume delle vie aeree aumentando il rischio di collasso delle vie aeree superiori durante il sonno.

Le conseguenze, oltre a quelle legate alla suzione, sono anche legate, a seconda della gravità, alla deglutizione, allo sviluppo del linguaggio e all’insorgenza di problemi ortodontici e psicosociali. Un frenulo linguale corto, infatti, condiziona il movimento della lingua determinando la difficoltà di deglutire in maniera efficace. Parallelamente si può andare incontro anche a disturbi del linguaggio e della fonazione proprio per l’incapacità di muovere liberamente la lingua. In questi casi può diventare difficile riuscire a pronunciare alcuni fonemi, specialmente quelli nei quali la lingua deve raggiungere i dentali (dentali) o il palato (palatali). Inoltre la ridotta mobilità della lingua può causare anche un sovraffollamento dentale.

Tutte le conseguenze fisiche hanno inevitabilmente anche un impatto psicosociale nel bambino. Il non riuscire a parlare, infatti, gli provocherà difficoltà nell’interagire e relazionarsi con i coetanei, causando problemi di isolamento, autostima e crescita.

Per la diagnosi ci si basa sull’anamnesi riferita dai genitori (specialmente per quel che riguarda l’allattamento al seno), un esame del viso, delle labbra, delle mucose orali, della lingua e del frenulo stesso, andando poi a eseguire una valutazione dei movimenti della lingua e della lunghezza del frenulo. Si rivela estremamente importante il ruolo di un logopedista per comprendere la capacità fonetica e di deglutizione del bambino.

Frenulo linguale corto: le terapie

La terapia migliore per la risoluzione del frenulo linguale corto è quella combinata tra laser e logopedia che assicura risultati migliori rispetto al solo intervento di resezione del frenulo. L’intervento di frenulectomia consiste nella rimozione chirurgica del freno tramite la sua incisione.

Il ricorso al trattamento chirurgico non è sempre necessario. Come anticipato, è innanzitutto fondamentale valutare se il frenulo linguale è patologico, considerando che questo può allungarsi e ridimensionarsi con la crescita andando incontro a una sorta di regressione spontanea. Per questo l’indicazione è quella di attendere i 6-7 anni, per le forme lievi, prima di procedere con l’intervento.

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  • Neonato (0-1 anno)